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Torino

Investimenti e progetti per il futuro di unito: bilancio, ricerca, spazi, assunzioni

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Questa mattina giovedì 22 dicembre, il Rettore Stefano Geuna, la Prorettrice Giulia Carluccio e il Direttore Generale Andrea Silvestri hanno presentato un positivo bilancio di previsione per il prossimo anno 2023, con risorse economiche in crescita di oltre il 6% rispetto al 2022. Contestualmente sono state illustrate le notevoli prospettive di sviluppo dell’Università di Torino in termini di ricerca, spazi e assunzioni, confermando l’ottimo stato di salute dell’Ateneo.

Il bilancio 2023 nasce segnato da uno straordinario aumento delle spese energetiche dell’Ateneo, che sono passate dai 13 milioni del 2022 a una previsione di 27 milioni di euro. Nonostante ciò, l’aumento delle entrate permette di mantenere e in alcuni casi incrementare gli interventi a favore della comunità.

In particolare, sul piano del personale, sono previsti investimenti per la copertura di 40 posizioni per nuovi ricercatori RTDA, oltre 200 borse di dottorato, 200 docenti e 150 persone con ruoli gestionali e tecnico-amministrativi. Vogliamo offrire a chi sceglierà di lavorare in UniTo un ambiente innovativo e internazionale, dove si respira l‘impegno dell’Ateneo per lo sviluppo della scienza, della cultura e del territorio.

Si amplia dunque l’investimento nella ricerca di UniTo, grazie anche alle straordinarie opportunità date del PNRR. L’Università di Torino ha ottenuto finanziamenti per più di 100 milioni di euro, declinati su diverse voci di spesa, tra cui personale di ricerca, infrastrutture, spese amministrative, bandi a cascata destinati ad altri centri di ricerca o imprese. Sul fronte della ricerca e dell’innovazione, il 2023 sarà infatti l’anno di implementazione dei 17 progetti del PNRR, e di realizzazione di molte iniziative.

Ad esempio, il progetto Nodes – per la realizzazione di un Ecosistema dell’innovazione nel nord Ovest, in cui Unito coordina le attività di ricerca e trasferimento tecnologico nell’ambito Green Tech, funzionali allo sviluppo della Butterfly Area nel campus della Città delle Scienze e dell’Ambiente di Grugliasco; a livello europeo è forte il posizionamento nelle KIC (Knowledge Innovation Communities) Food e Health e nel 2023 sarà avviato il progetto Chedih, finanziato in una call EU – per la creazione di un Digital Innovation Hub in ambito Circular Health, per offrire servizi di innovazione e trasferimento tecnologico alle imprese del territorio. La gestione dei progetti finanziati dal PNRR sarà particolarmente impegnativa per le regole previste ma sarà supportata anche dal gruppo di 20 giovani project manager della ricerca selezionati con il “Progetto Squadra”, iniziativa di successo, che hanno rafforzato gli staff di UniTO.

La forte crescita delle immatricolazioni, poi, con un incremento del 15% che ha portato ad un innalzamento della popolazione studentesca a oltre 81 mila persone, ha permesso di continuare la politica di riduzione delle tasse, confermando la grande attenzione dell’Ateneo all’inclusione e al diritto allo studio e rinnovando il primato dell’Università di Torino come Ateneo con le tasse universitarie più basse e accessibili di tutto il Nord Italia.

Sul piano edilizio, l’Ateneo con un investimento di 126 milioni di euro (63 di UniTo per il tramite di un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti, e 63 milioni candidati sul “Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca” del Ministero dell’Università e della Ricerca) ha dato il via al programma di rigenerazione dei propri spazi Re-Inventing UniTO che prevede il recupero, la valorizzazione e la ridefinizione del patrimonio storico dell’Ateneo, potenziando la sostenibilità degli edifici, con azioni di miglioramento della qualità degli ambienti in cui si svolgono le attività di didattica e di ricerca, e introducendo una sostanziale riduzione dei consumi e dell’impatto sul territorio. Si tratterà di intervenire su oltre 100mila mq di spazi a 0 mq di consumo di suolo.

Complessivamente il programma di interventi Re-Inventing UniTO, riguarderà le aree di Palazzo Nuovo, Cavallerizza Reale, Rettorato, Ex Irve, Scalo Vallino, Campus Einaudi, Grugliasco, Palazzi Musei della Scienza, via Pietro Giuria, Corso Raffaello, Palazzo Campana e la sede di Savigliano.

A questa linea di azioni si sommano nuovi interventi di manutenzione straordinaria, volti anche alla razionalizzazione degli spazi già esistenti a favore di una maggiore fruibilità per gli studenti, mentre prosegue l’attività nel cantiere del grande progetto strategico dell’Ateneo per la nuova Città delle Scienze di Grugliasco. Si tratta di un progetto di più di 200 milioni di euro.

Grande novità del 2022, per la costruzione del bilancio di previsione 2023, è stata la sperimentazione del Bilancio partecipativo di Ateneo, che ha permesso il coinvolgimento attivo della comunità sul tema dell’internazionalità. La call ha raccolto oltre 50 proposte, provenienti dalle diverse categorie della comunità (docenti, ricercatori, personale tecnico amministrativo), che sono state analizzate e saranno previste nel 2023. Primo Ateneo in Italia a dotarsi di un tale strumento innovativo, UniTo ha così coinvolto tutto il personale che ha potuto progettare attività trasversali con ricadute in molti ambiti della vita universitaria.

“Arrivati al ‘giro di boa’ del nostro mandato” dichiara il Rettore Stefano Geuna “la politica degli investimenti del nostro Ateneo continua. Il bilancio si conferma in salute nonostante l’aumento non trascurabile dei costi di gestione derivanti dalla crisi energetica in corso. Investiamo prima di tutto nelle persone, che sono il vero valore aggiunto di ogni piano di sviluppo: giovani ricercatrici e ricercatori, docenti ma non di meno investiamo nel personale tecnico-amministrativo per potenziare gli organici e per apportare innovazione nella gestione della nostra organizzazione.

Investiamo in coloro che scelgono di venire a studiare all’Università di Torino, Ateneo che si conferma di grande attrattività. Le iscrizioni sono ancora in aumento, quest’anno intorno al 15%. È piena responsabilità della quale ci facciamo carico investire nella qualità della formazione e nella qualità degli spazi che ospitano le persone. Con il piano edilizio e di rigenerazione Re-Inventing UniTO stiamo costruendo l’Università di oggi, ma soprattutto quella di domani, immaginando e realizzando nuovi modi di pensare e vivere l’esperienza dello studio. Luoghi sicuri a misura delle nuove esigenze di chi li frequenta.

Investiamo ancora, infine, sul rapporto con la città e il territorio. Procede la realizzazione dei grandi progetti che stanno trasformando spazi urbani di Torino e dell’area metropolitana come Cavallerizza Reale, Parco della Salute, Città delle Scienze a Grugliasco. Contare su un rapporto sempre più stretto con il territorio significa allo stesso tempo investire su una politica culturale capace di valorizzare la sinergia con le altre istituzioni culturali e di offrire qualificate opportunità di arricchimento e confronto, anche attraverso eventi di rilievo nazionale e internazionale. Per questo puntiamo su UniVerso, il nostro osservatorio sul contemporaneo che sempre di più e meglio sta portando il suo contributo al paesaggio culturale della città. Due saranno le parole chiave per tracciare la rotta: entusiasmo e competenza, confidando negli ottimi risultati che di certo seguono ogni buona semina”.

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