Cultura
A Ivrea la mostra Pinocchio around the world, a Palazzo Giusiana fino all’8 marzo 2023
È visitabile fino a mercoledì 8 marzo a Palazzo Giusiana di Ivrea la mostra Pinocchio around the world nata su proposta della Commissione Europea – Antenna della direzione generale Traduzione, in collaborazione con la Fondazione Collodi di Pistoia, che ha offerto a Ivrea, Capitale italiana del libro 2022, ben 40 edizioni di Pinocchio apparse in tutto il mondo negli ultimi vent’anni.
Il classico di Carlo Collodi continua infatti ad avere un incredibile seguito, a 140 anni dalla pubblicazione della prima edizione, a più di 80 dalla versione in cartoni animati ideata da Walt Disney e a 50 dalla sua versione televisiva firmata da Luigi Comencini: a testimonianza di come questo “racconto morale” non smetta di essere fonte di ispirazione non solo per i lettori più piccoli. Pinocchio è un mito intramontabile, tanto che il 2022 vede due novità cinematografiche a lui dedicate dirette da due premi Oscar del calibro di Robert Zemeckis, realizzata per Disney, e Guillermo del Toro per Netflix.
Il successo dell’opera di Collodi è planetario, e lo si può notare scorrendo le copertine dei libri in mostra: il suo nome rimane pressoché immutato in qualsiasi lingua, nelle edizioni lette ai quattro angoli del pianeta.
Per sottolineare la sua importanza lunedì 19 dicembre, in mattinata (ore 10 circa), è in programma una breve lettura ad alta voce di alcuni brani del classico di Collodi nell’ambito della giornata conclusiva di Lettura Day, l’iniziativa promossa da ADEI – Associazione degli Editori Indipendenti per stimolare la lettura ad alta voce come occasione di condivisione e partecipazione. Ad ascoltare la lettura saranno quaranta studenti della scuola primaria Massimo D’Azeglio in visita alla mostra. Nello stesso giorno il coordinatore di Ivrea Capitale italiana del libro 2022 Paolo Verri sarà ospite della diretta finale della rassegna (sulla pagina Facebook di Lettura Day https://www.facebook.com/LetturaDay), per raccontare le prossime iniziative di Ivrea.
La mostra, infine, è un’occasione per ricordare la Giornata europea delle lingue che si svolge ogni anno il 26 settembre, giorno in cui è stato inaugurato il tour delle edizioni internazionali di Pinocchio ora visibili a Ivrea.
Sempre Palazzo Giusiana ospita inoltre la mostra Deus ex littera che esplora il confine tra arte contemporanea e letteratura attraverso le opere di Massimo Giannoni e Paolo Amico, artisti scelti dalla curatrice Costanza Casali per la peculiarità delle loro creazioni, strettamente connesse con il progetto di Ivrea Capitale italiana del libro 2022: Massimo Giannoni è noto per le sue meravigliose tele dedicate alle librerie e alle biblioteche, mentre Paolo Amico si distingue per la realizzazione di opere con una tecnica esecutiva unica che consiste nell’utilizzo di penne biro. In mostra inoltre alcune opere realizzate con la macchina da scrivere Lettera22 e un intenso ritratto di Adriano Olivetti realizzato con una nuova tecnica “a timbro”, cioè con i timbri originali dell’Archivio Storico Olivetti.
A piano terra del Palazzo si trova anche la mostra fotografica Scrittori in prosa di Mauro Raffini, a cura di Sandra Raffini, 47 scatti di autori e autrici contemporanei realizzati negli anni e collocata nella sala d’ingresso dedicata a Ivrea Capitale italiana del libro 2022, un vero e proprio portale d’accesso in cui approfondire la conoscenza del progetto della Capitale e il percorso del Manifesto per il futuro del libro.
L’Assessore alla cultura di Ivrea Avv. Costanza Casali sottolinea che “Pinocchio è senza tempo perché lo sono le storie e i personaggi raccontati. Magari assumono altre forme o hanno nomi diversi, ma si ritrovano in ogni epoca poiché sono legati alla natura umana. Ritengo che questa collaborazione sia importante e prestigiosa: il fatto che sia stato il Dipartimento stesso dalla Commissione Europea a proporla fa comprendere come Ivrea abbia saputo ritagliarsi un ruolo nel panorama culturale nazionale. La collaborazione con ADEI ne è un’ulteriore conferma. Sono solo i primi esiti di un grande lavoro di costruzione che non deve andare disperso al termine da Capitale del libro”.
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