Cronaca
Frode sul trading online, smantellata organizzazione che agiva tra Torino e l’Albania
Tre arresti, perquisizioni e sequestri su tutto il territorio nazionale sono stati eseguiti dal Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Torino con il coordinamento del Servizio Polizia Postale nell’ambito di un’operazione iniziata nel 2019 sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino.
L’indagine, articolata su tre diversi procedimenti penali, ha portato ad individuare un’organizzazione criminale gerarchizzata che agiva tra l’Italia e l’Albania con l’intento di ripulire il denaro proveniente dalle truffe dei falsi investimenti ai danni di ignari utenti del web.
Ai vertici della struttura un uomo residente nel torinese che forniva importi e conti correnti dove far convergere ingenti somme di denaro per occultarne la provenienza; alle sue dirette dipendenze altre due persone mettevano a disposizione i conti correnti bancari intestati a società riferibili a loro direttamente o tramite prestanome.
In tutto sedici persone residenti nel torinese, le cui abitazioni e società , nello specifico quattro, operanti nel settore del digital marketing e lead generation, sono state oggetto di perquisizione delegate dalla Procura.
Accanto alle attività di riciclaggio, è stata ricostruita la diretta partecipazione alla realizzazione dei falsi siti di pubblicità di trading, utilizzati per recuperare illecitamente le generalità lasciate dagli ignari internauti interessati ad investire. Tali siti sono stati oscurati ed ora non sono più visibili agli utenti italiani.
L’operazione si è estesa in ambito nazionale, eseguite quattro perquisizioni in Campania, Lazio, Umbria ed in Veneto con l’ausilio dei Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale dei rispettivi capoluoghi, per ricostruire la fitta rete di rapporti con le Società che ospitavano i falsi siti di investimento.
Nel contesto infine sono stati aggrediti i patrimoni illeciti mediante l’esecuzione di nove decreti di sequestro di beni per equivalente nei confronti di altrettanti soggetti titolari di quote societarie ovvero figure con un ruolo di compartecipazione nella attività di ripulitura del denaro di provenienza illecita.
Particolarmente complesso è stato il lavoro svolto dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’ambito della cooperazione internazionale, per l’acquisizione di notizie e dati per la ricostruzione dei flussi finanziari.
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