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Ospedale Molinette, la Clinica Urologica inaugura le targhe ai suoi benefattori

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La precaria sostenibilità del Sistema Sanitario pubblico, acuitasi ancor più nella recente crisi pandemica, mette a nudo ogni giorno di più crescenti difficoltà nel sostenere i costi per garantire livelli di salute che rispecchino gli standard attuali.

A ciò non fa eccezione una branca della medicina come l’Urologia, che si occupa di curare patologie molto frequenti, anche gravi che richiedono tecnologie diagnostiche e chirurgiche sempre più sofisticate e costose (leggasi la chirurgia robotica).

Da qualche tempo la Clinica Urologica dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino ha avviato un dialogo con Istituzioni private, Fondazioni, Associazioni, ma anche privati cittadini (non necessariamente pazienti), per promuovere l’acquisizione di fondi finalizzata al sostentamento delle attività di ricerca cliniche e chirurgiche.

Tra queste spiccano in primis la Fondazione Ricerca Molinette, che si fa promotrice nel mese di novembre, dedicato ai tumori genitali maschili, di una raccolta fondi denominata “Un baffo per la ricerca”. La Banca del Piemonte da anni devolve contributi finalizzati al sostentamento di borse di studio per personale dedicato alla ricerca. Associazioni come il Rotary Club Torino o Aziende come la Profilmec, intervenuti per finanziare l’acquisizione di tecnologie all’avanguardia per la conduzione degli interventi chirurgici urologici, sono altri esempi di come il privato possa rivestire un ruolo importante di ausilio del sistema sanitario pubblico.

“La Clinica Urologica ha deciso di dedicare un evento per dire “grazie” ai suoi “donatori” che diventano dei veri e propri alleati nel percorso di cura a favore dei pazienti” afferma il professor Paolo Gontero (Direttore dell’Urologia universitaria dell’ospedale Molinette di Torino) “e di farlo in modo tangibile affiggendo all’ingresso del reparto delle “targhe di ringraziamento individuali”. Un reparto che, non va dimenticato, è stato ristrutturato nel 2015, grazie al contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo. Tra le targhe non mancano quelle dedicate ad ex pazienti, in rappresentanza anche di coloro che hanno devoluto un contributo secondo le loro possibilità, chiedendo di rimanere nell’anonimato.

“Un doveroso riconoscimento, un atto dovuto nei confronti di chi ha sostenuto le attività della Clinica Urologica e nello stesso tempo uno stimolo a diffondere lo spirito della donazione in ambito sanitario sempre più essenziale nel contesto attuale di risorse economiche contingentate”.

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