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Piero Pesce dopo aver ucciso il figlio a Canelli ha tentato il suicidio: ora ricoverato in ospedale

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Il 61enne Piero Pesce ha tentato il suicidio dopo aver ucciso con una decina di coltellate il figlio Valerio di 28 anni all’alba di mercoledì 23 novembre nell’appartamento al secondo piano di viale Indipendenza nel centro di Canelli. Infatti, il padre si è presentato all’interrogatorio di garanzia, alla presenza del gip Giorgio Morando e del pm Stefano Cotti, con evidenti fasciature alle mani, segni di un tentativo anticonservativo per il quale ha trascorso in ospedale la notte scorsa e dove è stato portato in seguito.

All’esame degli inquirenti lo stato psicologico di Piero Pesce, che si è avvalso della difesa dell’avvocato Giovanna Balestrino e della collega milanese Giada Bocellari. I difensori hanno richiesto una misura cautelare idonea al suo stato psicologico, su cui il gip ha riservato la decisione. Nell’interrogatorio l’uomo ha confermato la versione fornita ai carabinieri in caserma e il giudice l’ha valutato esauriente.

 

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