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Due torinesi vincono a Tu si que vales: trionfa l’inclusività del videogioco “Sfida alla pari”

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Un videogame avvincente, che intrattiene grandi e piccini ma soprattutto accessibile anche a ipovedenti e non vedenti. Ecco le caratteristiche che hanno portato al trionfo di “Sfida alla pari”, il videogioco realizzato da Dinobros (https://www.dinobros.com/) e Novis Games (https://www.novisgames.com/), che nel corso della finale di Tu Si Que Vales” si è aggiudicato il prestigioso premio “Sky Glass”.

Sul palco Marco Andriano, giovanissimo (classe 1998) CMO & Co-Founder di Novis Games, ipovedente dall’età di 4 anni e Arianna Ortelli CEO e co-founder della realtà hanno ritirato il premio dalle mani di Belén Rodríguez e Martín Castrogiovanni.

Un mondo, quello videoludico, che diventa sempre più motivo di aggregazione e condivisione e da cui le persone ipovedenti e non vedenti sono ad oggi pressoché escluse. In Italia la percentuale di non vedenti si attesta intorno allo 0.8% sulla popolazione totale, gli ipovedenti sono invece circa un milione e seicentomila, per un totale di circa un milione e ottocentomila persone affette da una disabilità visiva in Italia . Il videogioco presentato da Dinobros e Novis Games arriva proprio per colmare questa lacuna, permettendo in maniera inclusiva a tutti gli utenti di potersi sfidare ad armi pari.

“Siamo molto felici e orgogliosi di questa vincita, utilizzeremo la cifra ricevuta per migliorare e implementare il progetto. “Molto più di un’esibizione” ci ha detto Belén sul palco, questa cosa ci ha emozionati molto perché sì per noi non è stata solo un’esibizione ma il raccontare un progetto in cui crediamo tanto e che pensiamo possa rappresentare una svolta positiva in un settore sempre più in crescita” commenta Arianna Ortelli.

 

Pixel Art e tecnologia: il videogioco che ha conquistato lo Sky Glass

Un match alla pari: con “Sfida alla Pari” le persone non vedenti possono infatti contare su un sistema di impulsi sonori, detti audio 3D, capaci di avvisare della presenza di ostacoli durante il percorso di gioco.

Un videogioco, quello pensato da Dinobros e Novis Games, capace di puntare l’attenzione su quanto l’inclusione sia cruciale anche negli aspetti più ludici della quotidianità e di quanto il gioco possa rappresentare un solido punto di incontro, dove si annullano diversità e difficoltà, e dove si è tutti uguali davanti alle sfide.

“Sfida alla pari” ideato da Dinobros e Novis Games, dal design e dalla storyline semplice ed intuitiva, si pone come prototipo di un’idea progettuale applicabile poi su scala più ampia a videogiochi più complessi e di diversa natura. L’obiettivo infatti è rendere sempre più inclusivo e meno abilista tutto il mondo videoludico, non solo italiano ma anche internazionale.

Quando l’impegno sociale si fa videogioco: dalla sensibilizzazione sugli infortuni sul lavoro alla raccolta rifiuti

Il progetto inizialmente è nato un po’ per caso: Samuele e Arianna si sono conosciuti tramite Linkedin per interessi in comune e hanno così deciso di mettere a fattor comune le rispettive competenze e dare vita a questo progetto.

Dinobros, è una realtà nata dall’incontro tra Samuele Sciacca classe ‘97, giovane programmatore informatico con un passato da youtuber, e Manolo Saviantoni, noto ai più come The_Oluk, classe ‘80, designer e pixel artist nonché mano che si cela dietro la realizzazione degli avatar del videogioco presentato.

Il nome, Dinobros, nasce dal successo ottenuto con il memegame Al Bano Vs Dinos, è in crescita e ha già inanellato importanti collaborazioni. Tra le più rilevanti: Boing, ESA (Agenzia spaziale europea), Hera, UIL (Unione Italiana del Lavoro), Skuola.net e Amazon Prime per la produzione del gioco Lol – Chi ride è fuori.

Per Dinobros mettere le competenze del team al servizio del sociale è da sempre uno dei valori fondanti. Il videogioco è infatti inteso non solo strumento di intrattenimento ma anche educativo e di sensibilizzazione come testimoniano le numerose attività in questo senso, si pensi a Zero Morti Sul Lavoro The Game, che, come fine ultimo, a ridurre a zero le vittime sul luogo di lavoro, o ECOgames, realizzato in collaborazione con Hera per sensibilizzare in maniera ludica sui grandi temi ambientali, a partire dalla raccolta differenziata.

La seconda realtà autrice del videogioco è Novis Games, la prima startup a lanciare una piattaforma di videogiochi completamente accessibili anche per persone ipovedenti e non vedenti. L’idea nasce da due giovanissimi: Marco Andriano e Arianna Ortelli inseriti nella categoria gaming degli under 30 di Forbes.

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