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Cronaca

“Quella bandiera mettetela nel cesso di casa vostra”, bufera sul post del consigliere leghista contro la bandiera Lgbtq+

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“Quella bandiera mettetela nel cesso di casa vostra non sui palazzi delle istituzioni”. E’ la risposta che il consigliere e vicesegretario della Lega di Torino, Carlo Emanuele Morando, ha dato a Davide Betti Balducci, leader del Partito Gay, dopo essere stato contestato per l’esposto presentato ai carabinieri  per denunciare l’affissione sulla circoscrizione della bandiera trans, nella giornata mondiale che ricorda le vittime transessuali ammazzate nell’ultimo anno.

Un botta e risposta nato quasi in sordina e finito nel peggiore dei modi.

“La Circoscrizione 4 di Torino ha esposto grazie ad una proposta del Consigliere Emilio Azzaro la bandiera trans nella giornata mondiale che ricorda le vittime transessuali ammazzate nell’ultimo anno – spiega Davide Betti Balducci -.  Il Consigliere e vicesegretario della Lega di Torino Carlo Emanuele MORANDO, ha dichiarato che dovremmo utilizzare quella bandiera, non per commemorare i morti, ma utilizzarla nel cesso di casa nostra. La Lega, per voce del suo vicesegretario torinese si pulisce il culo con il rispetto dei morti”.

Sabato 19 novembre Carlo Emanuele Morando, insieme ad altri due consiglieri di Fratelli d’Italia,  Marascio e Maggia aveva consegnato l’esposto ai carabinieri, ” per denunciare la violazione alle prescrizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio del cerimoniale di Stato in materia di esposizione delle bandiere su edifici istituzionali”.

“Nel Consiglio del 16 novembre – continua Morrando – è stata presentata una mozione per esporre la bandiera del movimento transessuale sulla sede della circoscrizione. Ho dato lettura dei divieti prescritti dal cerimoniale di Stato e la maggioranza ha irriso i regolamenti affermando che avrebbero comunque disobbedito.
Come #Lega non possiamo tollerare che degli amministratori pubblici deridano le regole dello Stato né che considerino la sede istituzionale alla stregua della propria abitazione”.

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