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Al museo del Cinema di Torino una mostra per i cento anni di Francesco Rosi
Il 15 novembre 2022 ricorrono i 100 anni dalla nascita di Francesco Rosi e il Museo Nazionale del Cinema di Torino lo celebra con l’esposizione Le mani sulla verità. 100 anni di Francesco Rosi, a cura di Domenico De Gaetano e Carolina Rosi con Mauro Genovese e Maria Procino, allestita al piano di accoglienza della Mole Antonelliana e a ingresso gratuito.
L’omaggio vuole ricordare uno dei grandi maestri del cinema e ripercorrere il suo lavoro, delineando il segno profondo lasciato dalla sua figura, capace di coniugare l’arte cinematografica con l’impegno civile e che ha influenzato profondamente il cinema italiano e internazionale.
“Un tributo doveroso e necessario – sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema – a uno dei più conosciuti maestri del cinema italiano a livello mondiale, ancora straordinariamente attuale grazie a un’opera che ci permette di riflettere sulla complessità del presente. I suoi film hanno la capacità di trasmettere un messaggio universale fatto di temi civili e sociali, ricerca della verità e della giustizia”.
“Acquisire il fondo Rosi è stato un grande privilegio – afferma Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema e co-curatore della mostra. È uno dei maestri del cinema italiano e i materiali conservati restano di sorprendete attualità per i temi affrontati e per la capacità di parlare allo spettatore utilizzando un approccio e uno stile che sono alla base del suo cinema di impegno civile e politico. L’obiettivo della mostra è proprio quello di valorizzare questo patrimonio, non solo per i cinefili che già lo conoscono ma di raggiungere soprattutto i giovani, futuri interpreti di questi valori. Per questo motivo nel particolare allestimento multimediale si è dato spazio a testimonial che sanno interagire con le nuove generazioni”.
Incentrata su cinque titoli particolarmente significativi nella ricca filmografia del regista, la mostra è un viaggio multimediale che impiega le nuove tecnologie per sollecitare l’interesse delle giovani generazioni verso temi importanti e ancora attuali. Ogni sezione è rappresentata da foto di scena, manifesti, dichiarazioni dell’autore e materiali originali provenienti dall’archivio del Museo Nazionale del Cinema, ed è introdotta da video realizzati da testimonial d’eccezione, in grado di raccontare i temi affrontati da Rosi in un’ottica contemporanea.
L’intento è di celebrare e svelare l’opera di Francesco Rosi alle nuove generazioni, avvicinandole alla sua arte proprio in un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui gli strascichi sociali della pandemia si fondono con nuove incertezze e paure belliche.
Il principio ispiratore del progetto è quello di raccontare Francesco Rosi da più prospettive: il cineasta “difficile” dell’impegno civile, delle storie che svelano un’Italia dai meccanismi oscuri, attraverso una ricerca delle fonti rigorosa e tenace; il regista di opere che rappresentano un itinerario morale e spirituale, che chiede allo spettatore di pensare, di entrare nei chiaroscuri della ragione; l’artista che crea storie per raggiungere sensibilità diverse e sollecitare alla riflessione collettiva le nuove generazioni, destinate a un impegno non facile come cittadini per la costruzione del futuro del Paese.
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