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Presentato ad Alba il Programma operativo 2023 della Fondazione Crc

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È stato presentato ad Alba, al Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra”, in una sala gremita di sindaci e associazioni del territorio, il Programma Operativo per il 2023 della Fondazione Crc approvato dal Consiglio Generale a fine ottobre che prevede uno stanziamento di 22 milioni di euro per il territorio cuneese.

La serata ha permesso di conoscere meglio le modalità e le scadenze con cui sarà possibile richiedere il supporto della Fondazione nel corso del 2023, per le diverse iniziative promosse sul territorio, e comprendere i criteri con cui la Fondazione opera, a partire dalle 3 priorità +sostenibilità +comunità e +competenze. I tanti partecipanti hanno anche potuto approfondire la situazione economica e sociale attuale e gli impatti che avrà sulla provincia di Cuneo, grazie alla presentazione del Dossier socioeconomico, che ha aperto l’appuntamento. In conclusione, grazie ai tavoli tematici, è stato possibile richiedere informazioni pratiche per la partecipazione ai diversi bandi.

“La Fondazione Crc ha individuato tre sfide importanti come sostenibilità, comunità e competenze, a partire da temi come la sostenibilità ambientale e l’attenzione ai giovani – dichiara il sindaco di Alba Carlo Bo -. Sono tre aspetti fondamentali anche per il nostro territorio, alla base di molte azioni portate avanti dall’Amministrazione albese. La serata è stata molto partecipata e ha offerto spunti di riflessione significativi. Ringrazio la Fondazione Crc per essere venuta ad illustrare il suo programma al nostro territorio e per il grande supporto e l’attenzione che ha avuto in questi suoi trent’anni di vita per tutta l’area di competenza”.

Il presidente della Fondazione Crc Ezio Raviola: “La scelta di andare sul territorio a presentare il Programma Operativo 2023 ha ricevuto un’accoglienza oltre le nostre migliori aspettative. Anche la serata di Alba ha visto un’importante partecipazione ed è stata un’occasione preziosa non solo per fornire informazioni sull’attività e le iniziative della Fondazione, ma anche per riaffermare la volontà di instaurare un dialogo costante e aperto con gli interlocutori locali e con le nostre comunità di riferimento. Un’opportunità di incontro che andremo sicuramente a riproporre nei prossimi anni”.

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