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Medico dipendente dell’ospedale di Savigliano contro il reintegro dei no-vax: “mi dimetto”

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Vincenzo Carrozza, medico chirurgo dipendente dell’ospedale Santissima Annunziata di Savigliano, residente a Chivasso ma attualmente in servizio presso la base Nato di Pristina, in Kosovo, ha espresso la sua opinione riguardo al reintegro dei medici e sanitari no-vax voluto dal ministro Orazio Schillaci.

È proprio al ministro della Salute del nuovo governo appena insediato del presidente Giorgia Meloni che si rivolge Carrozza. “Signor Ministro della sanità, collega Schillaci, leggo che hai oltre 350 pubblicazioni scientifiche al tuo attivo, immagino tutte su riviste indicizzate, devo quindi dedurre che tu credi nella scienza, nelle metanalisi, negli studi indipendenti” – inizia il medico chivassese.

“In questa grande famiglia di medici e infermieri, ogni azione ha cercato di seguire i protocolli scientifici accreditati. Non c’è mai stato posto per atti di pirateria medica, di pressappochismo, di pozioni magiche per curare i nostri pazienti – chiosa Carrozza -. Oggi, con atto che chiamare scellerato è sminuirne il significato, si concede il diritto a degli stregoni (i medici no vax) di ritornare a esercitare la loro mala medicina nelle corsie e nei reparti degli ospedali del SSN. Si concede il diritto a dei potenziali untori di infettare pazienti ospedalizzati, dunque fragili per definizione”.

“In qualità di medico chirurgo non posso accettare che la mia professione, e la salute di tantissimi pazienti, sia messa in mano a cinquemila potenziali untori. Per questo motivo non mi resta, come atto di protesta civile, che rassegnare le mie dimissioni dal SSN” – spiega il medico chirurgo.

“Spero, signor Ministro, che la tua carriera di medico prosegua nel più brillante dei modi, – conclude Carrozza – ma Tu, soprattutto Tu, hai minato gravemente la credibilità del nostro Sistema Sanitario Nazionale e della nostra categoria. Spero in un ravvedimento, nelle tue dimissioni immediate da ministro della Sanità per non renderti complice di questo atto inqualificabile e pericoloso”.

Sotto il post sul suo profilo Facebook i commenti sono per lo più positivi e molti lo pregano di ripensarci per non perdere un “ottimo” medico. Non mancano i commenti di chi non è d’accordo con il dottore e vuole spiegare le proprie ragioni.

Favorevoli o contrari, l’argomento COVID-19 ha diviso l’Italia e continuerà per molto tempo a far discutere l’opinione pubblica.

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