Cronaca
Il carcere minorile Ferrante Aporti di Torino in balìa dei detenuti: la denuncia dei sindacati
Da almeno tre giorni il carcere minorile Ferrante Aporti di Torino è “messo a ferro e fuoco” con le aggressioni agli agenti di polizia penitenziaria che “continuano nella totale indifferenza dell’Amministrazione penitenziaria” – denunciano i sindacati Osapp, Uil-Pp, Sinappe, Fns Cisl, Fsa Cnpp, Cgil-Fp in una nota congiunta.
“Tre giorni di vero inferno al carcere minorile Ferrante Aporti di Torino. I detenuti si rifiutano, a fasi alterne di rientrare nelle proprie celle ed hanno bruciato materassi e suppellettili vari. Hanno con violenza distrutto una cella rendendola inservibile all’uso. Nel pomeriggio del 31 ottobre molti detenuti hanno scavalcato la rete di recinzione per recuperare, come sembrerebbe, pacchi lanciati dall’esterno contenenti probabile sostanza stupefacente. In tarda serata hanno nuovamente appiccato un incendio domato grazie al pronto intervento del personale di Polizia con due agenti intossicati pur di mettere in salvo i minori” – raccontano i sindacati.
“L’istituto è in “balìa” dei detenuti – denunciano i sindacati -. Una situazione davvero grave e difficile che sta mettendo a dura prova l’esiguo personale di Polizia penitenziaria che non ce la fa più; turni massacranti all’ordine del giorno, agenti richiamati in servizio in tutti i momenti, diritti soggettivi compromessi come pure la stessa salute degli agenti è seriamente compromessa a fronte di uno stress psico-fisico esorbitante. Un vero e proprio bollettino di guerra 4 agenti feriti con prognosi che vanno dai sette ai cinque giorni. Un vero e proprio girone dantesco. Di recente si è voluto fare apparire l’Istituto come una “isola felice di rieducazione” su un video apparso sui media contrariamente alla realtà vissuta nel quotidiano. Inammissibile che un Istituto di primo livello nell’ambito minorile venga gestito a distanza da un Direttore la cui sede effettiva è a oltre mille chilometri di distanza Bari-Torino con seri problemi per chi deve affrontare la quotidianità ed ha bisogno di direttive immediate a fronte anche di numerosi detenuti facinorosi”.
Queste condizioni si ripetono da tempo “tutti i giorni e il personale è abbandonato a se stesso nel silenzio più totale del Dipartimento della Giustizia Minorile che continua a non agire nonostante la grave situazione sia stata a gran voce rappresentata al Dirigente del Centro Giustizia Minorile da tutte le Organizzazioni Sindacali in un recente incontro sindacale tanto che è stato richiesto di incrementare con assoluta urgenza l’organico di Polizia Penitenziaria di almeno dieci unità da subito e senza ulteriore ritardo pena il “caos” più totale dell’istituto”.
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