Cronaca
Savigliano, commemorazione dei “bambini morti prima di nascere”. Cellula Coscioni: colpevolizzano la donna
In riferimento all’iniziativa promossa dall’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, dal Centro Aiuto alla Vita e dalle parrocchie saviglianesi, che si è tenuta oggi, martedì 1° novembre, nel giorno di Ognissanti, al cimitero di Savigliano per commemorare “i bambini morti per cause naturali e quelli che sono stati vittima d’interruzione volontaria di gravidanza, delle tecniche di fecondazione artificiale, dei contraccettivi abortivi e dell’aborto chimico con RU486”, riceviamo una lettera dalla Cellula Coscioni della Provincia Granda.
“In occasione della commemorazione dei defunti, ad evento avvenuto, commentiamo con preoccupazione e sgomento l’iniziativa tenutasi a Savigliano, all’interno del Cimitero Comunale, di commemorazione dei Bambini Morti Prima di Nascere. Organizzazione di matrice Pro Life, anzi, AntiChoice.
L’istanza politica è chiara: la sentita necessità di avere un luogo dove piangere e far visita ai bambini mai nati, il desiderio di avere un cimitero di feti, “qualunque sia stata la causa”.Nel volantino si legge un’antiscientifica e gravemente irrispettosa e violenta presa di posizione indistinta verso lutti perinatali (aborti spontanei di gravidanze cercate e volute), IVG, tecniche di procreazione medicalmente assistita, contraccettivi abortivi (contraddizione in termini) e aborto chimico.Dichiarazioni che colpevolizzano la donna e la rendono responsabile tout court verso la comunità del frutto del proprio utero, anche quando suo malgrado, sfocia in un aborto spontaneo.Le scelte di una donna non sono sindacabili, l’interruzione volontaria di gravidanza è un diritto e nessuno deve permettersi di dare sepoltura ad un feto senza espressa richiesta della gestante” – scrivono dall’associazione pro-choice.
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