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Lo sviluppo rurale del Piemonte: 756 i milioni di euro di fondi europei assegnati alla regione
Il Piemonte ha ospitato per due giornate, il 26 e 27 ottobre, una delegazione della Commissione europea, del Ministero politiche agricole e del Ministero economia e finanze in occasione dell’incontro annuale del Comitato di sorveglianza del Programma di sviluppo rurale 2014-2022, un importante appuntamento per monitorare lo stato di attuazione dell’attuale Psr e per presentare gli obiettivi di intervento della futura programmazione per gli anni 2023 – 2027.
Sono 756 i milioni di euro di fondi europei assegnati al Piemonte nei prossimi 5 anni che andranno ad interessare circa 52 mila aziende piemontesi.
“Lavoreremo insieme, la struttura regionale con i commissari europei, per attuare un piano di sviluppo rurale che vada a sollevare le sorti delle aziende agricole piemontesi che vivono il rincaro delle energie e delle materie prime – sottolinea il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Nessuno è esente dalla crisi attuale e tra questi gli agricoltori, che oltretutto sono gli unici che non possono determinare il prezzo dei prodotti nella catena produttiva ma si ritrovano a subire gli effetti della globalizzazione e del mercato.
Ecco perché servono gli aiuti e il sostegno europeo, per aiutare quelle attività che la Regione con le sole proprie forze non potrebbe” – prosegue il presidente Cirio. “Ringrazio la Commissione europea per l’attenzione che ha per il Piemonte e ringrazio tutte le organizzazioni agricole perché il loro apporto è fondamentale nello scrivere il nuovo piano. Puntiamo ad un piano più snello dove la burocrazia sia limitata, sempre nel rispetto delle norme europee. Abbiamo una quota importante destinata alla sostenibilità, anche e soprattutto nella produzione agricola, ambientale ed economica”.
“Con noi in questi giorni una delegazione della Commissione europea, del Ministero delle politiche agricole e del Ministero economia e finanza per essere attori e artefici con la Regione e in collaborazione con le associazioni agricole dello sviluppo rurale del Piemonte – sottolinea l’assessore all’Agricoltura e Cibo, della Regione Piemonte, Marco Protopapa – La futura programmazione dovrà tener conto delle criticità che vive l’agricoltura oggi a partire dal tema della crisi idrica.
Ci sono strategie da perseguire ma le emergenze ci portano anche a modificare la programmazione in corso, perché diventa necessario dirottare le risorse per la prevenzione dei danni da calamità naturali che colpiscono il nostro comparto. Inoltre continuiamo ad investire nei giovani agricoltori che portano avanti l’attività di famiglia e nella nascita di nuove aziende”.
Mercoledì 26 ottobre la delegazione, accompagnata dall’Assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa e dal direttore Paolo Balocco della Direzione Agricoltura, ha visitato alcune aziende agricole piemontesi beneficiarie dei bandi delle misure del Psr 2014-2022, per conoscere direttamente dagli interessati criticità e punti di forza del contesto agricolo regionale.
I dati del Programma di sviluppo rurale 2014-2022 sono stati presentati dall’Autorità di Gestione del Psr durante la riunione plenaria del Comitato di sorveglianza del Psr, che si è tenuta il 27 ottobre a Torino, al Centro congressi Unione industriali, e alla quale sono intervenuti i rappresentanti della Commissione europea, del Mipaaf e del Mef, i rappresentanti di Arpea, Ires Piemonte, Crea – Rete rurale nazionale, i funzionari del Settore Programmazione sviluppo rurale della Regione Piemonte.
Con la nuova dotazione finanziaria di 374 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022, in prosecuzione del PSR 2014-2020, il Piemonte ha potuto contare su 1,47 miliardi di euro complessivi. L’ultima iniezione di fondi 2021 -2022 ha permesso la riapertura dei bandi sulle misure più importanti ed efficaci del Psr: conversione al biologico, filiere corte, misure forestali, prevenzione da calamità naturali, pacchetto giovani, investimenti aziendali, agroindustria e diversificazione.
Inoltre la Regione Piemonte ha raggiunto nel mese di giugno il 95% dei pagamenti aventi diritto per le misure a superficie della campagna 2021 e ha anche superato la percentuale del 98% prevista per la fine dell’anno.
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