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Caro bollette, Ascom Confcommercio, a Torino in difficoltà l’87,5% delle imprese del terziario

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Il caro bollette è sempre più prorompente. L’87,5% delle imprese del terziario della provincia di Torino, infatti,  si aspetta quest’anno un aumento della bolletta rispetto al 2021, anche fino a 5 volte, il 74,4% ritiene che dovrà affrontare delle difficoltà a causa dei rincari dell’energia e il 65% giudica insufficienti le misure prospettate per ridurre gli effetti del caro energia.

Un quadro “preoccupante” di fronte al quale si guarda però al Natale “con fiducia.

Perché senza questa si chiude”. È una fotografia in chiaroscuro quella del terzo trimestre del terziario torinese che emerge da una ricerca di Ascom Confcommercio Torino in collaborazione con Format Research.

Dati alla mano, spiega Ascom Confcommercio, sono a rischio chiusura ben 5mila imprese e 15mila posti di lavoro.

Per quel che riguarda la fiducia, si abbassa, sia per l’andamento generale dell’economia sia per la propria impresa anche se quest’ultima dà segnali di risalita. Tiene l’occupazione, peggiora la capacità di liquidità, destinata però a migliorare nel prossimo trimestre, e se si riducono le imprese che hanno richiesto un credito, il 29%, calano anche quelle che ricevono dal sistema bancario quanto hanno bisogno. Inoltre Il 36% delle imprese intendeva investire nel 2023 ma rinuncerà per l’aumento dei costi energetici e se la situazione di crisi persiste, rileva la ricerca, circa 5 mila imprese del terziario sono a rischio chiusura, con una perdita possibile di 15 mila posti di lavoro. Infine, come come soluzioni contro il caro bolletta il 61,5% ha ridotto i consumi energetici, il 35,3% aumentato i costi al consumatore.

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