Cittadini
Metro2, Lo Russo: “Il nuovo Governo doti la città delle risorse necessarie per fronteggiare il caro materiali”
“Se il Governo entrante accettasse la richiesta della Città di Torino di poter dotare la Città stessa di 300 milioni per fronteggiare il caro materiali non avrei nessun problema a dire che potremmo andare tranquillamente in gara mantenendo e confermando sia la previsione integrale della tratta di 10 km da Rebaudengo a Politecnico, sia il numero di stazioni così come sono state previste”.
Così ha risposto il Sindaco Stefano Lo Russo, questo pomeriggio in Consiglio Comunale, ad una richiesta di comunicazioni da parte della consigliera Dorotea Castiglione (M5S), in merito alle dichiarazioni del sindaco stesso apparse sui quotidiani, relative all’ipotesi di riduzione di fermate o di riduzione del primo lotto della linea 2 della metropolitana.
“La situazione congiunturale ha costruito una situazione complicata per le imprese edili nello stare all’interno dei computi metrici estimativi che riguardano le opere pubbliche”, ha sottolineato il Sindaco.
“Il problema relativo alla metro 2 riguarda principalmente le stime redatte in questo momento su un’enorme volatilità dei prezzi di mercato che producono effetti riguardo la possibilità di procedere alla gara di progettazione del primo lotto” ha precisato.
Per il lotto Rebaudengo – Politecnico, oggetto della discussione, il valore economico stimato sulla quale è stato richiesto e ottenuto dal Governo uscente il finanziamento è di un miliardo 827 milioni.
Lo Russo ha ricordato come tutti gli atti normativi predisposti dal Governo uscente per fronteggiare il caro materiali riguardino la copertura di appalti già banditi o lavori già partiti. In questo caso, ha sottolineato, la gara deve essere bandita e non può accedere a quella capienza finanziaria.
Ha quindi evidenziato le ipotesi a fronte dei rincari che potrebbero procurare scenari diversi, oscillanti dal 20% in più con un costo totale di 2 miliardi 192 milioni, ad un 30% con un costo di 2 miliardi 375 milioni fino ad un 50% in più pari a 2 miliardi 740 milioni, legati esclusivamente al primo lotto.
Lo Russo ha affermato che mentre si sta procedendo con gli iter autorizzativi, si stanno facendo valutazioni per capire, a fronte di rincari costanti, come poter partire con la gara senza correre il rischio che vada deserta.
Quindi, per far sì che l’intera tratta possa avere la copertura finanziaria a fronte dei rincari, ha evidenziato il Sindaco, o si riduce la tratta mandando in gara meno chilometri, arrivando fino a Porta Nuova con interscambio con linea 1, oppure si verifica se la previsione iniziale delle stazioni può essere rivista.
Stimando dunque un rincaro intorno al 20%, ad oggi la somma che manca è di 300 milioni di euro per la quale il primo cittadino auspica l’intervento del nuovo Governo nazionale.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese