Cronaca
Omicidio a Chivasso: la pista dell’eredità nell’uccisione di Giuseppina Arena
Cominciano a trovare un loro ordine i tasselli dell’omicidio di Giuseppina Arena, la 52enne trovata assassinata nella serata di ieri a Chivasso. Arena è stata uccisa a colpi di pistola nel giorno del suo compleanno. Il corpo è stato trovato intorno alle 18 da un passante in strada comunale per Pratoregio. Sul posto sono stati trovati tre bossoli. Tre colpi sparati in faccia da breve distanza.
La vittima viveva da sola al pianterreno del palazzo pubblico di via Togliatti 66, a diversi chilometri di distanza dal luogo del ritrovamento del suo corpo. Per questo si fa strada l’ipotesi che sia stata attirata volutamente nel luogo dove la donna ha poi trovato la tragica fine.
La donna era originaria di Montanaro dove viveva la madre, deceduta tempo fa, e dove si trova il fratello della vittima che è già stato ascoltato dagli investigatori come persona informata sui fatti.
Le domande si susseguono e lo sgomento tra i tanti che la conoscevano è tanto. Chi ha potuto fare una cosa del genere? E perché? Mentre proseguono le indagini, con le analisi del telefono cellulare trovato addosso alla donna e quella delle telecamere della zona, per capire chi fosse passato da quelle parti ieri, c’è chi parla anche di abusi: forse qualcuno non voleva che la donna parlasse troppo.
Ma si fa strada anche un’altra ipotesi dovuta a una nuova scoperta: Giuseppina aveva ereditato una ingente somma di denaro dopo la morte della madre. Potrebbe farsi strada quindi la pista dell’omicidio per intascare quel denaro a lei destinato. Pista privilegiata dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale e della compagnia di Chivasso, che indagano sull’omicidio col coordinamento del pm Alessandro Gallo della procura di Ivrea.
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