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Cultura

All’Archivio di Stato di Cuneo una mostra su “La Donna e l’Afghanistan”

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Con la conclusione degli interventi di restauro architettonico avviati nell’ottobre 2018, l’Archivio di Stato di Cuneo riapre al pubblico proponendosi nella nuova veste di polo culturale.

«Si è trattato di una grande sfida raccolta con slancio fin dal primo istante del mio incarico, conferito dalla Direzione Generale Archivi nel maggio 2020, con il desiderio e l’obiettivo di poter restituire alla Città di Cuneo il suo Archivio di Stato» ha affermato la dott.ssa Annamaria AIMONE – Direttore dell’Archivio di Stato di Cuneo nel corso dell’inaugurazione sabato 8 ottobre, ringraziando in particolare la Direzione Generale Archivi, che ha destinato all’Istituto importanti contributi e la Cassa di Risparmio di Cuneo, che ha realizzato una raccolta fondi dedicata tramite l’Art Bonus. «li spazi già realizzati e quelli che verranno creati nei prossimi anni sono stati progettati per consentire un ampliamento delle possibilità di fruizione, immaginando una partecipazione attiva alla vita della comunità e uno scambio vivo e multiforme tra l’Archivio e la popolazione».

Segni del rinnovato rapporto che l’Archivio di Stato vuole costruire con la cittadinanza sono le due mostre allestite al piano terreno: “Documenti d’archivio” dedicata a documenti selezionati tra i fondi più importanti custoditi dall’Archivio di Stato di Cuneo e “La Donna e l’Afghanistan” mostra d’arte contemporanea a cura della Casa Museo Alfredo Pizzo Greco (BG). La mostra, presentata dalla Presidente del Museo Pizzo Greco Rosmary PIROTTA, propone al pubblico una solidale riflessione sul dolore delle donne Afghane, attraverso i lavori di 163 artiste tra performer, scultrici, pittrici, poetesse, fotografe, giornaliste, storiche dell’arte di ogni età, provenienza e formazione. L’iniziativa attivata e curata da Gabriella Brembati è stata coordinata per lo Spazio d’Arte “Scoglio di Quarto” di Milano e già presentata in spazi Museali. «L’insieme di queste opere circolari, simbolo di incontro e unità, esprime un’azione perpetua di violenza senza fine, sino a colpire ai limiti della condizione umana – ha spiegato la presidente Casa Museo Alfredo Pizzo Greco Rosmary PIROTTA – con quel dolore che divora l’anima; che non lascia tregua nella sua incessante tortura di annullamento dello spirito. La forma geometrica del cerchio scelta come supporto unificato per tutte le opere di questa mostra vuole elargire principi benefici nel voler alchemicamente distruggere il dolore rappresentato in esse».

Le mostre sono visitabili a ingresso gratuito fino al 21 ottobre dal LUNEDÍ al VENERDÍ (orario: 9-15). In occasione dell’inaugurazione è prevista l’apertura dell’Archivio di Stato sabato 8 ottobre (orario 11-16) e domenica 9 ottobre (orario 11-15).

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