Cultura
“En rang par deux” di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti e Viola Mancini vince Contemporanea International Film Festival
La prima edizione del Contemporanea International Film Festival, nuovo festival di cinema e arti visive dedicato allo sguardo delle donne, si chiude oggi al Cinema Ambrosio di Torino.
Uno dei tratti caratterizzanti del Festival è la scommessa sulle nuove generazioni. Il “Concorso Internazionale” di questa edizione è dedicato al cinema in formato breve e ha presentato 32 cortometraggi realizzati da giovani registe emergenti.
«Nelle scuole di cinema ci sono molte donne. Spesso, però, non arrivano poi a fare le registe. Solo il 12 per cento dei film con finanziamento pubblico in Italia è firmato da una donna» afferma Fulvio Paganin che con Giulia Magno dirige il festival. Quasi mai le registe donne vengono, poi, premiate. «La peculiarità che abbiamo voluto dare al festival è stata quella di scegliere una giuria di producer e registi in modo da dare loro un’occasione concreta, di metterle in contatto con questo mondo».
Il compito di assegnare il Premio al migliore cortometraggio è spettato alla giuria composta da Roberta Torre, autrice di film selezionati dai più importanti festival internazionali (da Cannes a Venezia, dal Sundance alla Berlinale) che, in Italia, hanno ricevuto i massimi riconoscimenti con i David di Donatello e i Nastri d’Argento; Fabia Fleri, producer di Grøenlandia Film e coordinatrice di Lynn, nuova divisione dedicata alla produzione di opere dirette da donne; Daniele Gaglianone, vincitore del David di Donatello e regista di film selezionati dai più importanti festival internazionali (da Cannes aLocarno, da Venezia a Rotterdam); Luca Pacillo, critico cinematografico e direttore de Gli Spietati; Francesca Andreoli, Producer di Cinedora che, nel corso della sua carriera, ha prodotto opere di autori come Leonardo Di Costanzo, Pietro Marcello e Alice Rohrwacher; Irene Magrelli, Development Editor di Indiana Production; Emiliano Fasano, segretario generale di ASIFA Italia, l’associazione dei professionisti dell’animazione italiana.
Il film vincitore è “En rang par deux” di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti, Viola Mancini.
L’idea del film – realizzato come opera di diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia del Piemonte – nasce dall’incontro con due ragazzi africani che vivono a Roma ed è basata sulla loro musica. Nel corto, fra intervista e videoclip musicale, Afif di origine tunisina e Aliou di origine senegalese raccontano le loro storie tanto diverse, dell’amicizia, dell’Italia e soprattutto del valore fondamentale del suonare insieme.
Miglior regia Alice Murgia per il film “Margherita”.
Il corto
Margherita ha sedici anni e quest’estate farà sesso con il bagnino. Da due anni ha una cotta per lui. Realizzerà che non è l’atto come lo descrivevano le amiche, le commedie romantiche o, persino, i porno. Cosa deve fare per rendere bello il sesso?
Menzione speciale a “Lia” di Giulia Regini.
Il corto
Lia ha sedici anni ed è cresciuta tra oratorio, omelie, e campi del post cresima. Si sente a casa con il suo gruppo, giovani ragazzi che vivono la morale cristiana senza interrogarsi troppo sui dogmi. Tutto cambia quando, durante l’ennesimo ritiro spirituale, Lia scopre per la prima volta la gioia del piacere e dell’intimità e della sessualità. Dovrà però scontrarsi presto con il pregiudizio che quella morale suscita nel suo gruppo.
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