Cronaca
In Piemonte già 34 mila incidenti sul lavoro dall’inizio dell’anno
“La notizia del grave incidente di Rivoli è arrivata proprio mentre stavamo svolgendo, con 300 delegati (in parte in presenza e il resto da remoto), la nostra assemblea regionale sulla sicurezza. Un altro episodio terribile, con tre operai edili rimasti feriti, di cui uno in condizioni molto serie, che scuote ancora una volta le nostre coscienze e ci colpisce profondamente. Lo ripetiamo da anni ormai che bisogna fermare questa scia di sangue, ma i nostri appelli non vengono raccolti”. È il commento del segretario generale Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, subito dopo aver appreso la notizia del crollo di un ponteggio durante i lavori di ristrutturazione della facciata di un palazzo a Rivoli che ha provocato tre feriti di cui uno in condizioni disperate.
In vista delle iniziative congiunte con Cgil e Uil sul tema della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, in programma in tutta Italia tra il 17 e il 21 ottobre 2022, con manifestazione conclusiva il 22 ottobre, in Piazza Santi Apostoli, a Roma, la Cisl Piemonte ha promosso nella giornata di mercoledì 5 ottobre, presso la sede di via Sant’Anselmo 11, a Torino, l’Assemblea regionale dei Rappresentanti dei lavoratori della sicurezza Cisl.
“In vista dei prossimi appuntamenti unitari sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – ha spiegato il segretario generale aggiunto Cisl Piemonte, Luca Caretti – abbiamo deciso di riunire tutti i nostri delegati e operatori che si occupano di sicurezza nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici in altri ambienti lavorativi per fare il punto nella nostra regione, coinvolgendo nella discussione soggetti pubblici importanti come l’Inail, L’Ispettorato del Lavoro e la Regione Piemonte. Insieme a Cgil e Uil presenteremo nelle prossime settimane una proposta operativa alla Giunta regionale che va nella direzione di garantire diritti e maggiori tutele ai lavoratori piemontesi”.
Da anni Cgil Cisl Uil sono impegnate in prima linea nella lotta alle morti bianche e nella riduzione degli infortuni sui posti di lavoro chiedendo, attraverso la presentazione di piattaforme unitarie ai vari governi che si sono succeduti, provvedimenti e norme che impediscano i continui incidenti mortali e la crescita esponenziale di infortuni e malattie professionali, inaccettabili per un paese civile e industriale come il nostro.
Una parziale risposta è arrivata con l’approvazione delle Legge 215/2021, ma ogni giorno, si continua, però, a morire di lavoro e non si riesce a fermare la scia di sangue, nonostante i ripetuti appelli e richiami all’osservazione e al rispetto delle norme.
Dall’inizio dell’anno, secondo i dati Inail, sono quasi 600 i morti sul lavoro in Italia di cui 48 in Piemonte, dall’inizio dell’anno. Nel periodo gennaio – luglio mentre gli infortuni hanno superato la soglia delle 400mila denunce di cui quasi 35mila in regione. Di queste ultime più di 28mila provengono dal mondo dell’industria e dei servizi, un migliaio dall’agricoltura e quasi 5mila dalla pubblica amministrazione. La fascia di età più colpita è quella compresa tra i 50-54 anni (4.553 infortuni denunciati), seguita da quella 55-59 (con 4.265) e 45-49 (con 4.281).
Al centro dell’Assemblea regionale Cisl degli Rls, a cui sono intervenuti anche il segretario generale della Cgil Piemonte, Giorgio Airaudo e il segretario regionale Uil, Francesco Lo Grasso, ci sono stati i temi della sostenibilità, della sicurezza sul lavoro e dell’inclusione sociale.
Hanno portato i loro contributi al dibattito il dirigente dell’Assessorato alla Sanità del Piemonte, Bartolomeo Griglio, la dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Torino, Tiziana Morra, la dirigente dell’Inall, Vita Rocca Romaniello, e il segretario confederale Cisl, Angelo Colombini.
“Discutere di sicurezza nei luoghi di lavoro – ha detto il segretario confederale Cisl, Angelo Colombini – non è solo teoria, ma un impegno preciso per investire sempre di più in cultura e formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro, in dispositivi e macchinari che proteggono sempre di più le persone, in controlli e in conoscenza e informazione nelle scuole. Non dobbiamo mai dimenticare che quando parliamo di morti, infortuni e malattie professionali parliamo di persone e della loro vita”.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese