Cultura
Flashback Art Fair a Torino, X edizione della fiera dove l’arte è tutta contemporanea: le novità e i progetti di he.art
Flashback Art Fair è arrivata alla decima edizione apre un nuovo importante spazio nel quartiere di Borgo Crimea. La fiera dove l’arte è tutta contemporanea si svolgerà dal 3 al 6 novembre 2022 all’interno di Flashback Habitat, in Corso Giovanni Lanza 75, un grande hub culturale che nasce grazie allo strumento urbanistico dell’uso temporaneo deliberato dal Comune di Torino e all’accordo che l’Associazione Flashback ha stipulato con il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti.
Preview stampa e collezionisti: martedì 2 novembre 2022 dalle 11 alle 16
La X edizione di Flashback: he.art
Flashback è una manifestazione dedicata all’arte di tutti i tempi che vede legati cultura e mercato in un’unica equazione finalizzata alla formazione di senso critico. È un progetto che nasce per offrire una diversa visione sulla storia dell’arte, così come sulla storia di oggi e che, rinnovandosi di anno in anno, connette zone temporali diverse: l’antico, il moderno e il contemporaneo.
“Questa decima edizione segna un passaggio importantissimo ed emozionante per la nostra realtà – spiegano Ginevra Pucci e Stefania Poddighe – sottolineando il nostro impegno verso l’arte e verso la città di Torino. Condividere questo momento con tutti coloro che ci hanno seguito in questi anni, dai galleristi a tutti gli appassionati, dalle Istituzioni a tutti i nostri collaboratori, rappresenta un grande traguardo costruito in condivisione. Con la nascita di Flashback Habitat, che inaugura a novembre con la fiera, grazie alla direzione artistica di Alessandro Bulgini, costruiremo insieme un luogo di accoglienza creativa”.
Le attività proposte dall’Associazione Flashback giungono così nel 2022 al loro decimo anno aggiungendo un nuovo e importante tassello al racconto, che culmina a novembre in Flashback Art Fair. Il titolo di questa edizione è he.art, termine che nasce dall’elaborazione di heart/cuore e contiene, magicamente, al suo interno la parola arte. Il cuore è un organo muscolare, costituisce il centro dell’apparato circolatorio, pulsa per inviare il sangue fino alla periferia del nostro essere. Centro e periferia sono uniti indissolubilmente e, nel presente, ci interrogano a livello locale e geopolitico. L’arte rappresenta questo cuore pulsante.
L’immagine guida della decima edizione è stata realizzata sulla base dell’opera di Alessandro Bulgini Opera Viva – he.art. Il cuore ha sempre manifestato una potente carica metaforica connessa all’immagine della rigenerazione della vita, così come rappresenta la complessità del “mondo Flashback” che individua nell’arte il motore del cambiamento, ponendo l’accento anche sulla necessità di ripensare la relazione centri/periferie.
Gli espositori presenti a Flashback
Questi gli espositori presenti alla decima edizione di Flashback Art Fair, tutti selezionati sulla base di un impegno comune nella ricerca e volontà di riscoprire tecniche, opere, artisti, provenienze sempre attuali: Abscondita | Arte Applicate Roma, Aleandri Arte Moderna Roma, Andrea Ingenito Contemporary Art Napoli Milano, Artemisia Fine Art Dogana (RSM), Galleria Alessandro Bagnai Foiano della Chiana, Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery Venezia, Benappi Fine Art Londra, Galleria Umberto Benappi Torino, Biasutti&Biasutti Torino, Botticelli Antichità Firenze, Studio d’Arte Campaiola Roma, Mirco Cattai Fine Arts & Antique Rugs Milano, Galleria Arte Cesaro Padova, Glenda Cinquegrana Art Consulting Milano, Galleria d’Arte Cinquantasei Bologna, Galleria Del Ponte Torino, Galleria dello Scudo Verona, Alessandra Di Castro Antichità Roma, Miriam Di Penta Fine Arts Roma, Flavio Gianassi – FG Fine Art Londra, Galleria Gracis Milano, Il Giornale dell’Arte Torino, Lorenzo e Paola Monticone Torino, Galleria d’Arte Niccoli Parma, Galleria Open Art Prato, Galleria Orsi Milano, Orsini Arte e Libri Milano, Photo&Contemporary Torino, Flavio Pozzallo Oulx TO, Galleria d’Arte Roccatre Torino, Galleria Russo Roma, Secol Art di Masoero Torino, Gian Enzo Sperone Sent (CH), Untitled Association Roma.
Il cuore dell’arte di tutti i tempi batte per he.art
Le proposte delle gallerie che quest’anno parteciperanno a Flashback Art Fair si distinguono per una ricerca sempre attenta e trasversale che si traduce nell’originalità e “contemporaneità” delle opere selezionate. I visitatori potranno compiere una nuova e inedita esperienza riscoprendo e dando nuovo valore anche ad artisti, opere, tecniche e dettagli accomunati dall’attualità del loro significato e messaggio.
Alcune delle gallerie più significative sul piano internazionale per la loro ricerca segnano il percorso espositivo connotandolo con caratteristiche museali; gallerie come Alessandra Di Castro, Carlo Orsi, Galleria dello Scudo e Gian Enzo Sperone, per citarne alcune, rappresentano il cuore di una manifestazione che da sempre si distingue per l’unicità del proprio format.
Protagoniste assolute sono le opere che coprono 2000 anni di storia e che, scandendo un ritmo enfatizzato dall’allestimento, si dispiegano al pubblico. Opere che pulsano tra sacro e profano dalla Fanciulchiara di Giacomo Balla, ritratto della figlia Elica, presentata da Aleandri Arte Moderna alla cinquecentesca Predella: raffigurante L’Adorazione del Bambino, Adorazione dei Magi, Fuga in Egitto di Bernardino Lanino di Flavio Pozzallo; dal Senza Titolo (Il sogno) del 1950 di Carol Rama, presentata da Galleria Del Ponte, dove l’artista è ancora giovane eppure già matura, morbosa e anomala, al Vir Dolorum con la Vergine Maria e San Giovanni Evangelista di Bicci di Lorenzo (Firenze, 1373 – 1452) di Flavio Gianassi – FG Fine Art; dalla settecentesca placca in marmo raffigurante Sant’Andrea della Galleria d’arte Cesaro al Ritratto di gentiluomo (1550/60ca.) di Antonio Campi della Galleria Orsi. Il ritmo pulsante del racconto prosegue nell’astrazione dalle mille sfaccettature con le opere di Achille Perilli (Roccatre), Giorgio Griffa (Andrea Ingenito Contemporary Art), Emilio Vedova che, con Senza Titolo del 1958 (Galleria dello Scudo) ci mostra come la pittura debba rinunciare alla propria continuità e logica o le opere di Herman Nitsch presentate da Umberto Benappi che ci avvicinano ai misteri della vita e della morte per arrivare all’astrazione del gesto ripetuto negli antichi tappeti di Mirco Cattai Fine Art and Antique Rugs. Opere e artisti che raccontano la natura, vissuta nei secoli ma sempre protagonista perché garante della vita, talvolta onirica, tra realtà e sogno, negli acquarelli di Giovanni Antonio Bottione realizzati tra ‘700 e ‘800 di Alessandra di Castro Antichità e nelle opere di Piero Gilardi di Biasutti&Biasutti, altre volte dura e crudele come nelle opere di Sironi e Levasti rispettivamente presentati da Galleria Gracis e Open Art. Natura e infinito si riverberano poi nelle opere di Emil Lukas che portano a pensare a pianeti artificiali e fantastici di Photo&Contemporary o nel piccolo cameo che segnaliamo: un’opera di Stefano Di Stasio (Galleria Alessandro Bagnai) emblematica per titolo e concetto: Habitat.
Tornano Flashback è Opera Viva e la sezione dedicata alle mostre
Per il suo decennale, Flashback Art Fair proporrà ai visitatori una proposta articolata di mostre, video, talk e laboratori didattici.
Flashback exhibition, la sezione dedicata ai progetti espositivi, vedrà protagoniste tre mostre che coinvolgono artisti internazionali. La prima, Opera viva Barriera di Milano, il Manifesto, progetto ideato da Alessandro Bulgini, raccoglie le immagini di 7 artisti islandesi selezionati dal curatore Jón Gnarr. Gli artisti sono Hugleikur Dagsson, Snorri Asdmusson, Hrafnhildur Arnardóttir, Libia Castro & Olafur Olafsson, Elsa Yeoman, Frosti e Jon Gnarr e, in qualità di ospite speciale, Alessandro Bulgini.
La seconda, Cuba introspettiva, è un progetto espositivo ideato e curato da Giacomo Zaza con 20 artisti contemporanei, attivi dalla metà degli anni Settanta all’ultimo ventennio. Il progetto propone una esplorazione delle pratiche intermediali da Cuba, aprendo un approfondimento sulla videoarte monocanale, con esperienze protagoniste della ricerca artistica dentro e fuori dell’isola. La mostra si muove tra diversi approcci e momenti storici che s’incontrano nell’attualità attraverso le opere di Juan Carlos Alom, María Magdalena Campos-Pons, Ana Mendieta, Sandra Ramos, Luis Gómez Armenteros, Lázaro Saavedra, Carlos Garaicoa, Tonel, Ernesto Leal, Celia- Yunior, Glenda León, Levi Orta, Grethell Rasúa, Harold Garcia V, Carlos Martiel, Susana Pilar Delahante Matienzo, Henry Eric Hernández, Elizabet Cerviño.
La terza, con la curatela di Michela Casavola, vede il coinvolgimento di WeWorld, ONG indipendente impegnata a garantire i diritti di donne e bambini in 27 Paesi del mondo, e mostra, in un percorso immersivo, le fotografie di Davide Bertuccio e Camilla Milani realizzate in Benin e Mozambico. Le immagini riguardano natura e comunità – la natura a volte interpretata come madre che accoglie e lenisce, altre volte come carnefice che colpisce e distrugge in modo imprevedibile – la comunità ritratta nella sua condizione precaria in quei luoghi spesso soggiogati dal cambiamento climatico.
Flashback Habitat, la nuova sede e il progetto culturale in Borgo Crimea
Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee è il progetto che dà anche il nome alla nuova sede delle attività dell’Associazione Flashback.
Il progetto, con la direzione artistica di Alessandro Bulgini, concretizza l’intento già sviluppato di far entrare l’arte nella quotidianità di ciascuno di noi e di ridare vita a quanto è stato ignorato, trascurato, siano esse opere, luoghi o persone. Con la creazione di Flashback Habitat si innesca un processo di riqualificazione urbana in Borgo Crimea che ha l’obiettivo di rigenerare più di 20.000 mq di spazio attualmente in disuso dato in concessione all’Associazione e immerso in una grande e potente area verde.
Il termine habitat indica il posto in cui “abitiamo”, viviamo e cresciamo, quel luogo inserito in un ecosistema dove interagiamo tra di noi e l’ambiente che ci circonda; Flashback Habitat è quindi l’ambiente dedicato all’arte e alla cultura dove sviluppiamo la nostra creatività e troviamo quel nutrimento essenziale per l’anima, un luogo parte di un ecosistema aperto. L’idea di base dell’hub è di ospitare progetti che possano spaziare tra le arti contemplando l’interazione tra le culture, attraverso la multidisciplinarietà, di creare un luogo dove fruire contenuti, crearne e imparare, dove incontrarsi, discutere e far vibrare energie creative, anche dedicando un’area all’incontro, alla ristorazione e all’acquisto e consultazione di libri.
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