Cittadini
La mamma di Emma, investita nel cortile dell’asilo, lancia una petizione per la sicurezza davanti alle scuole
Era l’8 ottobre 2019 quando Emma venne investita nel cortile dell’asilo nido di Chieri. Una macchina era stata fatta entrare e posteggiare accanto a dove i bambini stavano giocando all’aperto (e il freno a mano probabilmente non era stato inserito). L’auto era in discesa: si è messa in movimento e ha urtato la testolina di Emma, che camminava a pochi metri, frantumando il cranio e facendo uscire una parte del cervello, poi è passata sopra di lei, fratturando il fegato e creando un’emorragia quasi letale. Emma è entrata immediatamente in coma ed è stata portata intubata in elicottero al Regina Margherita di Torino, dove è stata operata per ore e ore. Due mesi e 4 interventi dopo, Emma è tornata a casa – con un impianto nel cervello, senza olfatto e con rischi futuri di svariato genere, ma Emma c’è ancora.
A raccontare cosa è accaduto quel giorno è la mamma di Emma, che ha lanciato una petizione per chiedere una distanza minima tra i posteggi delle auto e le scuole e delle recinzioni solide. La legge c’è, ma non è chiara.
La mamma di Emma racconta anche gli altri casi simili, nel tentativo di far comprendere l’urgenza di questo intervento.
Era già successo: il 7 agosto 2018 Lavinia, 16 mesi, è stata investita all’asilo nido perché la maestra ha lasciato il cancelletto aperto, Lavinia ha gattonato nel cortile e una mamma è entrata con l’auto e non l’ha vista. Lavinia è in stato vegetativo da allora.
Ed è successo ancora: il 18 maggio 2022 una macchina posteggiata si è mossa e ha sfondato la sottile recinzione di un asilo a L’Aquila, investendo alcuni bambini.
Tommaso, 4 anni, non c’è più. Era all’asilo, giocava spensierato. Ora non c’è più.
Per questo, insiste la petizione “Devono esserci norme che stabiliscano UNA DISTANZA MINIMA tra i posteggi e le zone in cui i bambini giocano e transitano, all’asilo e nelle scuole, devono esserci norme che rendano necessarie recinzioni sicure e solide.
Ad oggi, la normativa che si trova è la seguente (visibile su minori.gov.it): ” Gli spazi esterni adeguatamente attrezzati devono essere protetti e di uso esclusivo dei bambini. Le aree con destinazione a parcheggi e a viabilità carrabili devono essere tenute separate dall’area di pertinenza dei bambini.
Le aree con destinazione a parcheggi e a viabilità carrabile e tutti gli spazi esterni pertinenti alla struttura non di uso dei bambini devono essere protetti per garantire la sicurezza degli stessi”.
Sembra quindi che ci sia poca chiarezza e che la maggior sicurezza, che indichi distanze minime e tipologia di recinzioni, POSSA ESSERE STABILITA E REGOLAMENTATA.”
La petizione ha già raggiunto quasi 100 mila firme ed ha bisogno di essere conosciuta e rilanciata.
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