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La mamma di Emma, investita nel cortile dell’asilo, lancia una petizione per la sicurezza davanti alle scuole

Gabriele Farina

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Era l’8 ottobre 2019 quando Emma venne investita nel cortile dell’asilo nido di Chieri. Una macchina era stata fatta entrare e posteggiare accanto a dove i bambini stavano giocando all’aperto (e il freno a mano probabilmente non era stato inserito). L’auto era in discesa: si è messa in movimento e ha urtato la testolina di Emma, che camminava a pochi metri, frantumando il cranio e facendo uscire una parte del cervello, poi è passata sopra di lei, fratturando il fegato e creando un’emorragia quasi letale. Emma è entrata immediatamente in coma ed è stata portata intubata in elicottero al Regina Margherita di Torino, dove è stata operata per ore e ore. Due mesi e 4 interventi dopo, Emma è tornata a casa – con un impianto nel cervello, senza olfatto e con rischi futuri di svariato genere, ma Emma c’è ancora.

A raccontare cosa è accaduto quel giorno è la mamma di Emma, che ha lanciato una petizione per chiedere una distanza minima tra i posteggi delle auto e le scuole e delle recinzioni solide. La legge c’è, ma non è chiara.

La mamma di Emma racconta anche gli altri casi simili, nel tentativo di far comprendere l’urgenza di questo intervento.

Era già successo: il 7 agosto 2018 Lavinia, 16 mesi, è stata investita all’asilo nido perché la maestra ha lasciato il cancelletto aperto, Lavinia ha gattonato nel cortile e una mamma è entrata con l’auto e non l’ha vista. Lavinia è in stato vegetativo da allora.

Ed è successo ancora: il 18 maggio 2022 una macchina posteggiata si è mossa e ha sfondato la sottile recinzione di un asilo a L’Aquila, investendo alcuni bambini.

Tommaso, 4 anni, non c’è più. Era all’asilo, giocava spensierato. Ora non c’è più.

Per questo, insiste la petizione “Devono esserci norme che stabiliscano UNA DISTANZA MINIMA tra i posteggi e le zone in cui i bambini giocano e transitano, all’asilo e nelle scuole, devono esserci norme che rendano necessarie recinzioni sicure e solide.
Ad oggi, la normativa che si trova è la seguente (visibile su minori.gov.it): ” Gli spazi esterni adeguatamente attrezzati devono essere protetti e di uso esclusivo dei bambini. Le aree con destinazione a parcheggi e a viabilità carrabili devono essere tenute separate dall’area di pertinenza dei bambini.
Le aree con destinazione a parcheggi e a viabilità carrabile e tutti gli spazi esterni pertinenti alla struttura non di uso dei bambini devono essere protetti per garantire la sicurezza degli stessi”.
Sembra quindi che ci sia poca chiarezza e che la maggior sicurezza, che indichi distanze minime e tipologia di recinzioni, POSSA ESSERE STABILITA E REGOLAMENTATA.”

La petizione ha già raggiunto quasi 100 mila firme ed ha bisogno di essere conosciuta e rilanciata.

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