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“Da Chicco a Chicco”, collaborazione tra Nespresso e Banco Alimentare del Piemonte

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Nespresso, pioniera e punto di riferimento del caffè porzionato di alta qualità, conferma il suo ruolo di attore impegnato per creare valore per la società e il territorio italiano lanciando la nuova collaborazione con Banco Alimentare del Piemonte, nell’ambito del progetto di Nespresso per il recupero e il riciclo delle capsule esauste “Da Chicco a Chicco”.

Un’iniziativa fulcro e nuovo esempio tangibile di impatto positivo dell’azienda sui territori e sulle persone, nella consapevolezza che il caffè possa essere una forza per fare del bene all’ambiente, alle comunità e al clima, e che rientra nel programma “Nespresso per l’Italia”, una serie di iniziative a supporto del patrimonio ambientale, sociale e culturale che rende speciale il nostro Paese.

L’avvio della collaborazione con Banco Alimentare del Piemonte arriva in occasione dell’inaugurazione della nuova casa di Nespresso in Italia, a Torino, uno spazio esclusivo dedicato a nuove esperienze legate al caffè per i clienti per il quale Nespresso ha scelto come location d’eccezione la città di Torino. Un luogo progettato per ispirare, coinvolgere ed emozionare, tra storie di caffè, momenti educativi, degustazioni e una nuova area Roastery dove seguire la tostatura del caffè in tempo reale.

Il nuovo spazio, con oltre 140mq di area vendita e 3 diversi ambienti, nasce in Via Roma come rinnovo della precedente Boutique, e con l’obiettivo di mettere al centro la cultura del caffè nel mondo, offrendo allo stesso tempo ai propri clienti un’area dedicata al riciclo e al recupero delle capsule in alluminio e al progetto di economia circolare “Da Chicco a Chicco” che consente di trasformare un chicco di caffè in un chicco di riso.

Nato nel 2011 grazie a una convenzione con CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio Italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” esprime l’impegno di Nespresso per garantire una seconda vita alle capsule esauste attraverso il loro riciclo, permettendo ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso, e nella nuova casa torinese, oltre che in isole ecologiche partner dell’iniziativa in tutta Italia.

In Piemonte sono 6 i punti di raccolta disponibili, e oltre 150 in Italia in oltre 80 città. Una volta raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata, le capsule esauste vengono lavorate e recuperate: l’alluminio è destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti, mentre il caffè esausto viene inviato presso un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost, che viene successivamente ceduto a una risaia in provincia di Novara. Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e infine donato a Banco Alimentare della Lombardia, a Banco Alimentare del Lazio e, da quest’anno, a Banco Alimentare del Piemonte.

«Siamo molto orgogliosi di aver avviato la collaborazione con Banco Alimentare del Piemonte, un ulteriore tassello del nostro impegno per restituire una seconda vita alle capsule esauste attraverso il progetto “Da Chicco a Chicco” e per prenderci cura del nostro Paese, del suo territorio e delle sue persone. Abbiamo avviato più di dieci anni fa “Da Chicco a Chicco” con l’intento di trasformare le capsule esauste in una risorsa per l’ambiente e per la società, un obiettivo che negli anni stiamo perseguendo e che vogliamo continuare a portare avanti per permettere al progetto di crescere sempre di più e di portare sempre più valore al Paese» dichiara Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana.

Un circolo virtuoso che permette di sostenere chi ne ha più bisogno e, allo stesso tempo, di limitare l’impatto ambientale delle capsule esauste: basti pensare che nel 2021 “Da Chicco a Chicco” ha consentito di recuperare oltre 1.500 tonnellate di capsule esauste in alluminio, di cui 112 tonnellate in Piemonte (+20% rispetto al 2020), dove lo scorso anno sono stati rimesse in circolo 5 tonnellate di alluminio e 67 tonnellate di caffè esausto, trasformato poi in compost. Una buona riuscita nella Regione confermata anche dai risultati raggiunti nel primo semestre del 2022, con le prime 70 tonnellate di capsule esauste in alluminio raccolte.

«Entrare a far parte del progetto “Da Chicco a Chicco” – afferma Salvatore Collarino, Presidente del Banco Alimentare del Piemonte – ha per noi un valore profondo sotto tanti punti di vista. Perché ci permette di donare un prodotto estremamente prezioso, come il riso, che non è scontato per noi recuperare dalla filiera produttiva; perché il riso è un elemento inclusivo della tradizione culinaria e abbraccia tante culture diverse, a partire proprio dalla nostra, quella piemontese, per cui le risaie sono da sempre un bene prezioso, sia economico che ambientale.

Perché connette il mondo della solidarietà con quello aziendale, creando una sinergia che diventa cura e arricchimento per il territorio e per le persone che lo vivono, ed è proprio questo il senso della nostra partnership con Nespresso: contribuire a creare valore, per la comunità e per l’ambiente. Il progetto permetterà infatti di supportare 563 strutture caritative con 100.000 piatti di riso del territorio».

Attraverso questa iniziativa, Nespresso rinnova il suo impegno per lavorare a sostegno dell’economia circolare e conferma l’ormai consolidata collaborazione con Banco Alimentare, che finora ha permesso di donare oltre 4.000 quintali di riso equivalenti a oltre 4 milioni di piatti e che, grazie al coinvolgimento di Banco Alimentare del Piemonte, consentirà di supportare oltre 2.000 strutture caritative e più di 400.000 persone ogni anno.

Per conoscere tutti i punti di raccolta e partecipare attivamente al progetto visitare il sito: https://www.nespresso.com/it/it/storeLocator#map-intro

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