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Job Film Days: 3a edizione con Francesca Comencini, Wilma Labate, anteprime nazionali e una mondiale.

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Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all’uomo il suo vero potere». È una frase di Adriano Olivetti, che in un discorso più ampio spiegava come il senso della «Fabbrica-Comunità» non potesse prescindere da un legame stretto con la cultura. Per questo, alla Olivetti, i dipendenti avevano la possibilità – nei momenti liberi – di consultare libri, assistere a spettacoli, guardare film.

Anche i Job Film Days si ispirano a questa visione e si estendono, entrando nelle aziende e portando le realtà del lavoro al cinema. Sono tre, con quest’anno, le edizioni della manifestazione, dedicata al lavoro e ai diritti, che con la direzione di Annalisa Lantermo prosegue il proprio cammino ampliando il numero dei partner, diventati più di quaranta. La terza edizione si terrà dal 27 settembre al 2 ottobre.

 

Numeri e novità

L’edizione 2022, per i Job Film Days, sarà la più grande realizzata finora. Aumentano i giorni di programmazione e i cinema coinvolti, che sono tre: Cinema Massimo, Cinema Centrale e Greenwich Village. In quest’ultima sede, novità della terza edizione, si svilupperano le sezioni Est Europa e Il lavoro delle donne. Le sale ospiteranno poi dibattiti, incontri ed eventi per le scuole, con Acli Città metropolitana di Torino, Enaip Piemonte, Acli Torino Service, Engim Piemonte, il Settore Scuole del Cinema Massimo e l’Associazione Scuole Tecniche San Carlo.

I Job Film Days hanno in programma 7 film nel Concorso internazionale lungometraggi – al quale da quest’anno sono ammesse anche opere di finzione – per il Premio Cinematografico Internazionale “Lavoro 2022” JFD – INAIL Piemonte. Fra le pellicole si contano ben quattro anteprime nazionali, da Cile, Svizzera, Madagascar e Iran, cui si aggiungono tre film italiani. Sono opere che non solo aprono finestre sul mondo del lavoro, ma consentono un confronto fra differenti culture.

In concorso poi 13 cortometraggi per il premio Job for the Future 2022 JFD – Camera di Commercio di Torino, dove si scoprono piccoli frammenti di vita lavorativa, dove lo sguardo anche inconsueto, come quello di un macchinario, consente di riconsiderare il proprio punto di vista. Oltre a sei titoli italiani ci sono due lavori francesi, due spagnoli e uno per nazione da Austria, Polonia e Paesi Bassi.

I film sono stati selezionati fra più di 450 pellicole.

La nuova edizione propone in totale oltre 60 film, di cui 10 anteprime nazionali e una anteprima mondiale, le proiezioni saranno precedute da brevi pillole realizzate da Aamod – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico con una selezione tratta dal suo ricco patrimonio.

«Quest’anno la crescita dei partner ha consentito di ampliare gli argomenti e creare una programmazione in stretta collaborazione con loro – afferma Annalisa Lantermo –. Fra le novità, la presenza delle scuole di formazione professionale, oltre alle scuole superiori, che rappresentano una parte importante del festival, e un approfondimento sul lavoro nel settore giudiziario. Nel focus dedicato all’Est Europa abbiamo infatti due eventi dove raccontiamo la battaglia della Magistratura polacca a seguito di una legge che riduce ampiamente la sua autonomia e la storia di un’avvocata che difende le persone arrestate dopo le manifestazioni di piazza in Russia. C’è poi un’altra novità che riguarda il settore dell’artigianato, quest’anno trattato in due eventi dedicati».

Nel complesso, sono 22 i Paesi rappresentati quest’anno. Oltre ai 17 film italiani, fra titoli in concorso e fuori concorso, si segnala una nutrita presenza della Francia con 5 film, seguita dalla Serbia, con 3 titoli. Arrivano però opere da diversi angoli del globo, dagli Stati Uniti all’Iran, passando per Cile, Messico, Vietnam, Croazia, Russia, Lituania, Bolivia, Argentina e Madagascar. È ricca la rappresentanza europea con pellicole da Svizzera, Austria, Spagna, Polonia, Paesi Bassi, Germania, Grecia e Repubblica Ceca.

 

Apertura e chiusura

Il film di apertura sarà Working Class Heroes di Milos Pusic (Serbia, 2022, 85’, doc), che fa parte della sezione Est Europa. L’evento, alla presenza di autorità e partner, si terrà il 27 settembre alle ore 20.30 presso la Sala 1 del Cinema Massimo, dove la proiezione sarà anticipata da una lettura dell’attrice e doppiatrice Elena Canone.

A chiudere il festival, dopo la cerimonia di premiazione, sarà invece La caja / The Box di Lorenzo Vigas (Messico/Stati Uniti, 2021, 92’), evento speciale in programma il 2 ottobre alle ore 20.30 presso la Sala 1 del Cinema Massimo. La pellicola sarà anche oggetto di un incontro per le scuole (il 30 settembre alle 10), organizzato con il Settore Scuole del Cinema Massimo e Engim Piemonte.

Lunedì 3 ottobre, alle ore 18, si terranno inoltre le repliche dei film vincitori presso l’Auditorium del Complesso Aldo Moro dell’Università degli Studi di Torino (ingresso gratuito).

 

Ospiti

La regista Francesca Comencini, fra le voci più lucide del cinema italiano contemporaneo, sarà ospite ai Job Film Days con tre suoi film: Un giorno speciale, In fabbrica e Mi piace lavorare (Mobbing). Oltre a essere presente in sala per alcune proiezioni, terrà una masterclass giovedì 29 settembre alle ore 19 al Cinema Massimo, moderata da Giuseppe Gariazzo (gratuita su prenotazione: programmazione@museocinema.it).

Un’altra regista sarà al festival con un ruolo speciale. Si tratta di Wilma Labate, che presiederà la giuria del Concorso lungometraggi (completata da Giaime Alonge, Giovanni Asaro, Marianna Cappi e Luisa Morandini). Spesso impegnata su tematiche scomode e di forte impatto sociale, la regista ha presentato lo scorso anno il film La ragazza ha volato alla Mostra del Cinema di Venezia.

A presiedere la giuria del Concorso cortometraggi sarà invece Matteo Tortone, autore, produttore e direttore della fotografia, che guiderà Silvio Alovisio, Ludovico Fremont, Lia Furxhi e Dario Gallina.

Da quest’anno, il festival ospita una nuova giuria, che sceglierà il miglior elaborato del Laboratorio di scrittura sulle tematiche del lavoro, presieduta dall’autore e regista di documentari Enrico Cerasuolo, completata poi da Luisella Fassino e Claudio Giapponesi. Molti altri ospiti parteciperanno al festival, intervenendo nei dibattiti e nei Q&A dopo le oltre 50 proiezioni che compongono il programma.

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