Eventi
Scarabocchi: giocare è una cosa seria, a Novara dal 16 settembre
Giochi, parole e scarabocchi. La 5^ edizione della rassegna dedicata a quel gesto libero e istintivo capace di sfuggire al controllo della mente – lo scarabocchio – diventa una vera e propria festa che anima il Cortile del Broletto di Novara dal 16 al 18 settembre 2022.
Angoli per disegnare ma anche farsi ritrarre, tavoli da gioco per condividere momenti di divertimento, libri per lasciarsi sorprendere, workshop a ciclo continuo per conoscere antichi mestieri e un gioco dell’oca formato gigante, arricchiscono un ricco programma di laboratori, seminari ed esperienze per bambini e bambine, ma anche per i curiosi di ogni età.
Ideato da Doppiozero e Fondazione Circolo dei lettori, Scarabocchi è un festival che invita a mettere in pratica le idee: adulti e bambini sono chiamati a misurarsi con colori, matite e pennelli, e con la propria interiorità, per esprimere se stessi, i propri sogni, incanti e desideri. Tutto questo sperimentando lo scarabocchio: segno ingenuo, sincero e talvolta avventato, che si fa spazio sul foglio bianco.
“Di nuovo per il quinto anno, siamo a Novara; il mio primo festival è il sottotitolo di questo appuntamento, perché questo è un festival per bambini e anche per adulti, per i genitori e per i loro figli. Questo festival vuole quindi legare gli adulti e i bambini. Ci sono laboratori e ci sono anche conferenze, incontri dedicati agli adulti.
Cominciamo con gli 80 anni di Altan, che si festeggeranno a fine settembre, grande vignettista, disegnatore, inventore di storie, moralista e anche scrittore; scrive ogni giorno sui giornali le sue vignette, le sue battute sono diventate qualcosa di allegro, a volte anche di pessimista, ma molto importanti per definire il paese e gli italiani. Poi ci sono cose di ogni tipo, laboratori dedicati alla legatoria, alla calligrafia, al gioco, perché il tema è il gioco, le figure e le parole, quelle degli artisti, dei disegnatori, degli illustratori.
Avremo inoltre insieme a noi un’artista molto conosciuta, Olimpia Zagnoli, che viene da New York, e ripercorreremo la sua carriera di illustratrice, artista di forme e colori. Del gioco possiamo dire che ha due aspetti. Da un lato, si può intendere come gioco di parole, di facezie, iocu è un termine latino che indica questo aspetto fondamentale. Dall’altro il gioco è movimento, cioè conquistare lo spazio, scappare, tornare, saltare.
Questo è l’elemento cinetico del gioco che si rovescerà dentro il festival Scarabocchi. Avremo anche Valerio Magrelli, uno dei poeti italiani più importanti che ha dedicato allo scarabocchio uno spazio importante nella sua poesia” racconta Marco Belpoliti, ideatore e curatore di Scarabocchi.
“Il gioco è una cosa seria: è qualcosa di cui tutti noi, grandi e piccoli, abbiamo bisogno per stare al mondo con più allegria e speranza. Dopo questi mesi e anni così difficili in cui la vita ci è stata stretta, ritornare a giocare è un dono inatteso. E Scarabocchi quest’anno è un festival più bello, ricco e gioioso che mai, pronto a far giocare tutti con le parole, i colori, i suoni” commenta Elena Loewenthal, direttrice della Fondazione Circolo dei lettori.
Il tema In gioco: figure e parole
Dopo l’edizione 2020 dedicata ai nostri corpi, privati – nell’anno della pandemia – della socialità, nel 2021 il festival ha proposto un movimento inverso: uscire da noi stessi per sentirci parte di un mondo più grande e profondamente connesso, quello della natura. Nel 2022 l’invito è quello a giocare, dunque una chiamata collettiva a divertirsi, scherzare, svagarsi e ad aprirsi al mondo. La parola gioco, infatti, viene dal latino iocu ovvero «scherzo, burla, gioco di parole, facezia» e poi c’è la parola ludu da cui deriva ludico, «gioco in azione», e che rimanda all’aspetto libero e gioioso del gioco, svincolato dalle regole e afferente alla libera elaborazione della fantasia. In programma, dal 16 al 18 settembre, incontri parlati e laboratori creativi tengono insieme questi due aspetti del gioco, nel grande atelier d’artista del Cortile del Broletto, con workshop, officine, spettacoli per grandi e bambini.
Gli ospiti del festival
Chi disegna, gioca e interviene al festival: Francesco Tullio Altan, papà della Pimpa, capace di cogliere con icastica forza intellettuale, gli aspetti del costume italiano; il giornalista Michele Serra; lo psicologo e psicoterapeuta per l’infanzia Filippo Mittino; la biologa e scrittrice per bambini Chiara Segré, supervisore scientifico presso la Fondazione Umberto Veronesi per il progresso delle scienze; l’illustratore e cacciatore di storie Gabriele Pino; l’illustratore, grafico e designer Guido Scarabottolo; la scrittrice e sceneggiatrice Francesca Serafini, docente di drammaturgia e autrice, tra gli altri, di Questo è il punto. Istruzioni per l’uso della punteggiatura (Laterza); il docente di graphic design e fondatore della Stamperia Legatoria “Sotto Torchio” Alfredo Ghidelli; il visual designer, illustratore, ideatore del corso di Disegno Brutto Alessandro Bonaccorsi; il poeta, traduttore, critico letterario e docente di letteratura francese Valerio Magrelli; la grafica editoriale, disegnatrice e curatrice di mostre e cataloghi per i migliori illustratori contemporanei Giovanna Durì; lo scrittore, illustratore e formatore Nino Ferrara, autore convinto che scrittura, lettura e illustrazione costituiscano un dirompente e proficuo mezzo per fare educazione sentimentale e prevenzione del disagio; la graphic designer e calligrafa Alex Barocco; l’illustratrice dallo stile inconfondibile Olimpia Zagnoli con Valentina Manchia, dottore di ricerca in Semiotica, esperta delle dinamiche di interazione tra verbale e visivo; l’illustratore Stefano Ricci con il musicista Vincenzo Vasi; i fumettisti Roberto Gagnor e Stefano Zanchi; il docente di Metodologia progettuale della comunicazione visiva e Teoria e pratica del disegno prospettico all’Accademia di Belle Arti di Brera e Teoria della percezione e psicologia della forma all’Istituto Europeo del Design di Milano Giuseppe Di Napoli; l’artista Ale Puro; il maestro tipografo, esperto di legatoria Lino Gerosa; la filologa Silvia Ferrara; lo scrittore Alessandro Barbaglia con Andrea Cavallini; l’insegnante di yoga esperto di giocoleria Marco Migliavacca.
E ancora i workshop proposti dalla Libreria Cappuccetto Giallo di Biella, tra giochi e fiabe; da Abio Novara che lavora nel reparto di Pediatria; dall’Associazione Il Tarlo, che porterà al Cortile del Broletto un ciclotornio per realizzare trottole di legno; da Novamont, partner del festival, per scoprire il Mater-Bi e divertirsi; dal Teatroallosso, per tuffarsi nel magico mondo del circo.
La festa dei giochi al Cortile del Broletto
“Non si finisce mai di giocare”
In ogni angolo del Cortile del Broletto, nel cuore di Novara, Scarabocchi aspetta grandi e bambini per giochi a ciclo continuo, sabato 17 e domenica 18 settembre. Un fine settimana dedicato all’invenzione e alla libera espressione di sé, all’amicizia e alla complicità che solo giocare insieme può creare.
In programma: La ludoteca rompicapo a cura di Associazione il Tarlo, ovvero una ludoteca speciale, con tanti giochi della tradizione popolare, creazioni uniche e rompicapo strizzacervelli, per aguzzare l’ingegno e mantenere giovane mente e cuore, divertendosi; La libreria di Scarabocchi, a cura di Libreria Lazzarelli e Libreria La Talpa, una giungla ordinata di libri, libricini, libroni, degli ospiti del festival ma anche no; La Scarabocchieria, un angolo dedicato a piccole artiste e piccoli artisti per disegnare seguendo solo le impalpabili regole della fantasia dando libero sfogo a linee, idee, colori; I giochi da tavolo per dilettarsi con i grandi classici, Cluedo, Taboo, Uno, Memory; e infine Fatti disegnare a cura di Scuola Internazionale di Comics, ritratti a volontà per chiunque voglia vedersi disegnato.
Informazioni sugli ingressi
Tutti gli appuntamenti, tranne dove diversamente segnalato, sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria su scarabocchifestival.it. Per l’inaugurazione con Francesco Tullio Altan e Michele Serra, i biglietti sono disponibili al Teatro Coccia (mar-sab ore 10.30-18.30 – info 0321 233201) e su fondazioneteatrococcia.it.
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