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Ambiente

Emergenza siccità: a Torino il Po è infestato da un alga aliena

Vincenzo Spinello

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A causa della grave emergenza idrica che sta colpendo tutta Italia ed in particolare il Piemonte, molti fiumi hanno ridotto di molto la loro portata d’acqua facendo emergere co favorendo la comparsa di alghe infestanti. Questo è il caso del fiume Po che nel tratto cittadino è infestato dalla pianta esotica Elodea Nuttalii, una specie aliena. Così è emerso dall’analisi di Arpa Piemonte riportata di seguito.

A seguito dello stato di proliferazione della vegetazione acquatica nel tratto cittadino del fiume Po, Arpa Piemonte congiuntamente al Comune di Torino, ENEA, Città Metropolitana, volontari delle Società rmiere ed Ente Parco del Fiume Po ha effettuato durante gli ultimi mesi alcuni sopralluoghi finalizzati alla valutazione della vegetazione acquatica presente evidenziando la massiccia presenza della pianta esotica invasiva Elodea nuttallii.

Elodea2Elodea nuttallii, specie vegetale aliena di interesse unionale, è originaria del nord e sud America, ed è stata introdotta come pianta ornamentale per laghetti e acquari. In Piemonte la specie è inserita nella Black list- Management List, cioè nell’elenco di specie esotiche presenti diffusamente sul territorio, per le quali bisogna evitarne l’utilizzo e a cui possono essere applicate misure di contenimento ed interventi di eradicazione in aree circoscritte.

La proliferazione dell’Elodea nel tratto di Po cittadino, verificatasi nel mese di luglio, è stata favorita dalle condizioni climatiche estreme che hanno rappresentato le condizioni ideali per lo sviluppo dell’esotica che predilige acque calme, calde e poco profonde.

L’Agenzia ha collaborato alle operazioni di rimozione manuale della specie E. nuttallii coordinate dal Comune di Torino, con il supporto di diversi Enti tecnici e di ricerca che operano sul territorio. Un’attività Elodeache ha consentito di operare sperimentalmente nel contesto attuale, ponendo le basi per individuare interventi più strutturati da attuare nell’immediato futuro. Tale iniziativa ha rappresentato un esempio di cooperazione tra Enti, cittadini e volontari a tutela dell’ambiente fluviale cittadino, che costituisce un bene comune per la città di Torino.

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