Piemonte
A Chivasso e alle Molinette i pazienti positivi al Covid nei reparti insieme ai negativi
È la denuncia del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche. Una situazione che parte, in realtà, dai primi di luglio nel reparto dell’Unità Coronarica dell’ospedale di Chivasso, qui i pazienti risultati positivi al Covid-19 sono finiti insieme ai pazienti negativi.
Giuseppe Summa, segretario provinciale del sindacato, ha denunciato la situazione affermando inoltre di aver scritto ai vertici dell’Asl To4 per segnalare la criticità legata al ricovero di pazienti covid positivi all’interno dell’Utic di Chivasso covid free. Ma potrebbero essere anche altri i reparti free utilizzati per curare i positivi al coronavirus.
Una situazione potenzialmente pericolosa e che potrebbe dare il via a dei focolai.
“Rispetto ai precedenti periodi estivi, il numero di pazienti covid positivi è aumentato. Fortunatamente si tratta di forme non gravi, ma che allo stato attuale vanno comunque isolati. La commistione di pazienti positivi e negativi è una scelta azzardata e pericolosa. Infatti, la possibilità che si sviluppino focolai all’interno dei servizi e dei presidi ospedalieri è pressoché certa, tenuto conto che molti reparti non sono adatti a garantire spazi adeguati all’isolamento dei pazienti e difficilmente le strutture ospedaliere potranno garantire percorsi puliti, oltre al fatto che se il personale sanitario nei reparti non sarà incrementato, si complicherà la gestione, non priva di rischi, dell’area sporca e quella pulita” ha dichiarato Summa.
Situazione non certo migliore all’ospedale Molinette di Torino. Questa volta la denuncia arriva da Ortensio Scozzafava, segretario aziendale del NurSind per la Città della Salute: “Nella Medicina 4, lunedì 18 luglio 2022, sono stati allocati cinque pazienti covid positivi e dove già il carico di lavoro per la tipologia di pazienti, ovvero anziani, terminali e disorientati, comporta non poche problematiche e criticità.
E nei giorni precedenti è avvenuto anche in Medicina 2. E, ancora, in Neurologia, dove ancora oggi è in carico un paziente positivo al covid. O come lo è stata la cardiopneumologia. Insomma, un grado di promiscuità presente ovunque. Pesa anche il sovraccarico del pronto soccorso che vede nella giornata odierna quasi 100 pazienti in carico e posti letto da ricercare”.
Dopo la denuncia del Nursind, la direzione dell’Asl To 4, in una nota, ha fatto sapere che “l’attivazione di posti letto Covid all’interno di reparti free è stata determinata da un improvviso picco di pazienti positivi ai Dea (Dipartimenti di emergenza e accetazione) con necessità immediata di ricovero a fronte della saturazione temporanea dei posti letto nei reparti Covid dedicati”.
Per questo motivo le direzioni mediche vista l’impossibilità di ampliamento immediato dell’area Covid ai Dea, hanno identificato alcuni pazienti positivi ma asintomatici che sono stati collocati “in apposite aree identificate nel rispetto delle normali misure di protezione già note e adottate, sempre a tutela della prevenzione di ulteriori focolai”
Non una scelta organizzativa definitiva, dunque. Anzi, eventuali rimodulazioni organizzative, ove necessarie, saranno oggetto, a fronte di un quotidiano monitoraggio dell’andamento pandemico, di opportuna informazione e confronto.
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