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Economia

Peste suina africana: Regione Piemonte al fianco degli allevatori

Vincenzo Spinello

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Si è svolto oggi a Torino il Consiglio Regionale aperto in merito all’emergenza della peste suina africana che sta colpendo duramente il Piemonte.

“Il rischio di un passaggio della Peste suina africana dalla fauna selvatica agli allevamenti sarebbe un danno che, unendosi alle altre emergenze che stiamo vivendo, provocherebbe un colpo spaventoso all’economia del Piemonte”: è quanto ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio.

“Ci stiamo muovendo nel rispetto delle indicazioni tecniche che arrivano dall’Europa e che sono tarate sull’esperienza di altri Paesi che hanno contenuto o risolto il problema con le reti, che sembrano essere l’unico strumento reale per proteggere dalla diffusione del virus – ha proseguito Cirio – Dobbiamo garantire l’interesse economico di un comparto fondamentale della nostra economia, ma anche affrontare in modo diverso il tema della fauna selvatica, problema non più solo agricolo per quanto grave per i danni che provoca, ma anche di sicurezza pubblica. Ma fare di più non è possibile se non cambiano le norme nazionali sui limiti agli abbattimenti straordinari, talmente vincolati da risultare inefficaci. Non stiamo parlando di caccia ma di ordine pubblico, eppure senza leggi chiare che permettano interventi chiari il problema non lo risolveremo mai. La fauna selvatica, dice la legge, è patrimonio indisponibile dello Stato: così stando le cose è lo Stato che deve intervenire, perché noi siamo giuridicamente con le mani legate. Come Conferenza delle Regioni abbiamo chiesto a gran voce al Governo una presa di posizione e ringrazio per la sua presenza qui oggi il sottosegretario alla Salute Costa”.

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