Ambiente
Marcia funebre di Extinction Rebellion nel Chisone in secca
Ieri pomeriggio alcuni attivisti di Extinction Rebellion hanno appeso due grandi striscioni sul cavalcavia del torrente Chisone, all’ingresso di Pinerolo. “Siccità è crisi climatica”, si legge sullo striscione. Gli attivisti hanno poi trasportato una grande lisca di pesce in cartapesta, percorrendo in marcia funebre il tratto in secca tra Osasco e Garzigliana.
Con l’obiettivo di denunciare nuovamente la relazione diretta fra la siccità che sta colpendo il nostro paese e la crisi climatica mondiale, nella giornata di ieri, alcuni attivisti di Extinction Rebellion hanno appeso due grandi striscioni con la scritta “Siccità è crisi climatica” sul cavalcavia nei pressi del torrente Chisone, all’ingresso di Pinerolo. Successivamente, portando in processione funebre una grande lisca di pesce di cartapesta, hanno percorso a piedi il tratto prosciugato del letto del Chisone tra Osasco e Garzigliana.
Pur essendo considerato un torrente, il Chisone, che è tributario del Po, normalmente, durante l’anno, non presenta periodi di secca totale. Tuttavia, negli ultimi anni, in estate, nei tratti tra Miradolo e Garzigliana, il Chisone scompare quasi del tutto, tanto che il paesaggio circostante assume un aspetto quasi lunare. La diminuita frequenza delle precipitazioni impoverisce i corsi d’acqua alpini causando scarsità idrica, che si alterna ad eventi estremi quali piogge improvvise e violente con conseguenti esondazioni, come accaduto in zona nel 2000 e nel 2016. Dopo l’inverno 2021-2022, caratterizzato da precipitazioni abbondantemente inferiori alla norma su tutto l’arco alpino, l’aspetto dell’alveo del Chisone è emblematico dello stato di sofferenza dei corsi d’acqua piemontesi, cha presentano punte di deficit vicine al 90%, come confermano le rilevazioni di Arpa Piemonte, del Giugno 2022. La gravità di questa crisi idrica, annunciata ormai da mesi, ha portato il Consiglio dei ministri nazionale a dichiarare lo stato di emergenza a causa della siccità nelle regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Veneto e Piemonte, fino al prossimo 31 dicembre, e a stanziare 36,5 milioni di euro (attinti dal Fondo per le emergenze nazionali) per i primi interventi negli ambiti più colpiti: agricoltura, produzione di energia idroelettrica e consumi individuali di acqua.
L’iniziativa simbolica di ieri, sul letto asciutto del Chisone, ha l’obiettivo sottolineare ancora una volta il carattere ormai endemico della siccità causata dalla crisi climatica, e la necessità di affrontarla come tale anziché come un mero episodio contingente.
Extinction Rebellion ormai da mesi continua a fare pressione sul Governo Regionale del Piemonte affinché agisca in modo strutturale e non emergenziale contro la crisi climatica ed ecologica e si esprima chiaramente sul modo in cui si intende azzerare le emissioni entro il 2050.
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