Ambiente
Siccità: anche l’Europa riconosce l’emergenza
Dopo il riconoscimento dello stato di emergenza da parte del Governo italiano, anche l’Europa ha preso coscienza della grave situazione in corso nel nostro Paese: lo ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che, nel suo ruolo di capo della delegazione italiana del Comitato delle Regioni presso l’Ue, ha preso parte al dibattito sulla siccità svoltosi al Parlamento europeo in occasione della seduta plenaria.
L’Europarlamento ha riconosciuto la gravità e l’urgenza della situazione e questo primo passo rappresenta il presupposto per la richiesta di accesso al Fondo di solidarietà internazionale.
Inoltre, l’Ue e il Governo italiano si sono impegnati a inserire sostegni specifici nel Fondo per lo sviluppo e la coesione, sia per l’ammodernamento delle reti idriche urbane, su cui è necessario intervenire per contrastare spreco e dispersione dell’acqua, sia per la realizzazione di piccoli invasi in grado di prevenire e attenuare in futuro emergenze come quella attuale, con danni pesanti alle colture.
“Parallelamente – ha aggiunto il presidente – dobbiamo agire per evitare queste situazioni. È paradossale che in autunno chiediamo uno stato d’emergenza per le alluvioni e in estate uno per la siccità. Questo vuol dire che c’è una ripetitività degli eventi meteorologici che, insieme all’Unione Europea, abbiamo il dovere di affrontare e prevenire. Non dimentichiamo che oggi 5 Regioni hanno ottenuto lo stato di emergenza ma il fenomeno si estende. La portata d’acqua del Po è diminuita del 70% per cui occorre innanzitutto ristorare gli agricoltori, già sottoposti ad una pressione enorme”.
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