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Interventi antisismici: ottimizzare le spese grazie al sismabonus

Gabriele Farina

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La sicurezza sismica degli edifici è una condizione necessaria per garantire la tranquillità e tutelare la salute delle persone e, al contempo, per consolidare e rendere usufruibili immobili destinati ad un utilizzo sia residenziale che industriale.

Grazie alle disposizioni governative degli ultimi anni, i progetti relativi ad interventi di miglioramento antisismico e di riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente consentono di usufruire di agevolazioni fiscali molto interessanti.

Il merito va per esempio al Sismabonus per i lavori di adeguamento degli edifici sia privati che industriali, che è stato prorogato con la nuova Legge di Bilancio fino al 2024.

Sismabonus: le detrazioni previste per gli interventi antisismici

Attualmente, con il Sismabonus il governo italiano offre la possibilità di procedere con l’adeguamento o il miglioramento antisismico di un edificio ottenendo incentivi fiscali, e arrivando ad ottenere una detrazione fino all’80%. Nel dettaglio, la variazione della percentuale è determinata dal tipo di miglioramento della classe di rischio portata dall’intervento.

Tali incentivi si riferiscono esclusivamente agli edifici situati in zone dove sussiste il rischio sismico e si applicano sia agli edifici in discrete condizioni, che necessitano di un miglioramento antisismico e di un’eventuale ristrutturazione, sia alle strutture che richiedono di essere ricostruite completamente.

Nel caso in cui si stabilisca di avviare dei lavori di miglioramento o adeguamento antisismico, dunque, il consiglio è dunque quello di rivolgersi a imprese in grado di seguire anche l’iter per quello che riguarda queste particolari agevolazioni, così da semplificare il tutto.

A questo proposito, un punto di riferimento è senza dubbio Seriana Edilizia (sito web: www.serianaedilizia.it), azienda specializzata che offre la possibilità di richiedere le detrazioni fiscali tanto con lo sconto in fattura che con la cessione del credito.

Cosa si intende per valutazione del rischio sismico

In Italia, la legge considera il rischio sismico quale elemento di rischio specifico all’interno di un contesto industriale: infatti, il risultato dell’analisi deve essere inserita in allegato al DVR, il documento di valutazione dei rischi obbligatorio per ogni azienda.

Si tratta di un’operazione che consente di rilevare la vulnerabilità sismica di un edificio o di una struttura industriale, individuandone la capacità di resistenza nei confronti di eventuali scosse di terremoto. La vulnerabilità sismica può essere calcolata con diversi metodi di ricerca, partendo generalmente dallo studio degli elementi e dei materiali che costituiscono l’edificio stesso.

Per quanto non sia mai possibile prevedere con assoluta precisione quale potrebbe essere l’intensità di un sisma, è invece possibile conoscere quanto può resistere un edificio in un contesto critico.

L’analisi di vulnerabilità sismica consente proprio di ottenere un’immagine attendibile del livello di resistenza di una struttura, attraverso l’applicazione di norme tecniche ben precise.

Per arrivare ad ottenere tale dato è necessario conoscere le caratteristiche dei materiali di costruzione dell’edificio in oggetto, le tecniche di costruzione utilizzate e la geometria della struttura, ottenuta mediante metodi complessi di calcolo e di analisi.

Si tratta, come è evidente, di un lavoro costituito da più fasi. La prima è effettuare un sopralluogo accurato, da parte di tecnici esperti, che siano in grado di rilevare e valutare sia le caratteristiche originali della struttura, sia lo stato di conservazione.

Gli interventi di adeguamento e miglioramento antisismico

I progetti di miglioramento e adeguamento antisismico sono mirati a ridurre al minimo i rischi di compromissione della stabilità di un edificio in caso di una scossa sismica.

Gli edifici in cui si rende necessario questo tipo di interventi sono per esempio le costruzioni prefabbricate in calcestruzzo, soggette ad una maggiore vulnerabilità.

Un intervento di adeguamento antisismico consiste nell’installazione di dispositivi appositi, progettati e realizzati su misura e collocati nei punti critici dell’edificio: ne costituiscono degli esempi i punti di connessione tra i pilastri e le travi del soffitto, tra le travi e gli altri elementi del tetto o tra i pannelli utilizzati nella costruzione dei prefabbricati, sia internamente che esternamente.

In ogni caso, il miglioramento antisismico di un edificio non è mai standardizzato, ma viene determinato in seguito a uno studio approfondito e preciso della struttura, delle caratteristiche architettoniche, delle tecniche di edificazione e dei materiali per raggiungere il risultato migliore.

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