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IMU: ecco quando scade la prima rata dell’acconto 2022

Vincenzo Spinello

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Il 16 giugno scade il versamento della prima rata dell’acconto IMU 2022 (50% dell’imposta dovuta nell’anno precedente, con le aliquote e le detrazioni del 2021). Il saldo dovrà essere versato entro il 16 dicembre, adottando le aliquote nel frattempo deliberate da ogni comune. Quest’anno non verranno più applicate le esenzioni previste nel 2020 e 2021 per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 (per esempio, l’esenzione della prima rata 2021 per gli agriturismi).

Sono esenti da IMU i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali (comprese le società agricole IAP) e quelli situati nelle zone considerate di montagna o collina. L’esenzione vale anche nel caso di pensionati che mantengono l’iscrizione alla gestione previdenziale agricola e di familiari coadiuvanti del coltivatore diretto, appartenenti allo stesso nucleo familiare. Le aree fabbricabili (che pagano l’imposta sul valore venale invece che su quello catastale) coltivate e condotte da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali sono considerate terreni agricoli. I fabbricati rurali ad uso strumentale (ricovero attrezzi o animali, magazzini, etc.) sono soggetti all’aliquota ridotta dello 0,1% che il comune può ridurre o azzerare. L’imposta è inoltre ridotta al 50% per i fabbricati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati e, in presenza di particolari condizioni, anche per quelli concessi in comodato d’uso gratuito a parenti di primo grado.

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