Asti
Morto bimbo di 20 mesi, l’accusa dei genitori: Non ci hanno avvertito dei funerali
“È una storia nata male e finita male. Non ci sono state violazioni giuridiche da parte del Comune di Asti e del tribunale per i minorenni di Torino ma sul lato umano si poteva fare diversamente”.
E’ il triste commento dell’avvocato Claudia Malabaila che, insieme a Roberto Caranzano, assiste Mario Domenico, l’uomo che insieme alla moglie non ha potuto assistere esequie del proprio figlio deceduto ad Asti ad appena 20 mesi per una crisi respiratoria.
La storia
Prima del decesso, avvenuto il 14 maggio, i genitori del piccolo erano stati considerati dal tribunale per i Minorenni di Torino non adatti ad accudire il bimbo. Cosicché erano iniziate le pratiche per l’adozione in seguito al quale il piccolo venne affidato a una famiglia. A quale punto ai genitori biologici fu consentito di vederlo ogni due settimane; poi il permesso gli fu revocato e fu imposto il divieto di non fargli sapere dove stesse il figlio.
Nel frattempo il piccolo si aggrava: fu trasferito a Tortona in una casa di cura per bimbi gravemente malati. Poi il decesso.
“Secondo quanto riferiscono dal Comune di Asti – spiega il Corriere – un decreto del tribunale per i minori di Torino imponeva di non far sapere ai genitori dove fosse il figlio, neanche da morto”.
Una questione giuridicamente corretta ma moralmente discutibile.
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