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Cronaca

L’Iran conferma: il ricercatore Ahmadreza Djalali sarà impiccato

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Il portavoce della magistratura Massoud Setayeshi ha confermato: il ricercatore iraniano-svedese Ahmadreza Djalali sarà certamente giustiziato, per impiccagione, poiché la magistratura ha terminato la procedura di revisione del suo caso, su richiesta dei suoi avvocati. E si provvederà a farlo al più presto.

L’esecuzione del ricercatore era prevista per il 21 maggio, ma era stata sospesa su richiesta dell’avvocato. Tanti gli appelli internazionali a favore di Djalali. Una raccolta firme e varie iniziative anche da parte di Amnesty International; fermo il no all’esecuzione anche da parte del Consiglio regionale del Piemonte e del Comitato Diritti Umani e Civili.

Djalali è esperto di Medicina dei disastri e assistenza umanitaria e ha lavorato per anni presso l’Università del Piemonte Orientale di Novara, comune che nel 2019 gli ha conferito la cittadinanza onoraria mentre già era detenuto nelle carceri iraniane da circa tre anni. Nel maggio 2016 durante una visita accademica in Iran fu accusato di spionaggio con il Mossad sulla base di una lettera inviata alla moglie, la cui autenticità è dubbia.

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