Cultura
Amélie Nothomb e Mikhail Shishkin vincono il Premio Strega Europeo a Torino
Amélie Nothomb, con il romanzo Primo sangue (Voland), e Mikhail Shishkin, con il romanzo Punto di fuga (21lettere), si aggiudicano ex aequo la nona edizione del Premio Strega Europeo. Il riconoscimento è stato assegnato anche a Federica Di Lella e a Emanuela Bonacorsi, traduttrici dei libri vincitori, quale segno tangibile dell’importanza che hanno le traduzioni come strumento di dialogo e di conoscenza.
Nel corso della cerimonia di premiazione al Circolo dei lettori, condotta dalla giornalista Eva Giovannini, sono intervenuti, oltre ai cinque autori finalisti, Giovanni Solimine e Stefano Petrocchi, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Bellonci, Emanuele Sacerdote, in rappresentanza di Strega Alberti Benevento, che offre il premio ai vincitori, Vittorio Bo, commissario del Sistema delle Biblioteche e dei Centri Culturali di Roma Capitale, Eugenio Tangerini, responsabile delle relazioni esterne di BPER Banca, che offre il premio alla traduzione, e Giulio Biino ed Elena Lowenthal, rispettivamente presidente e direttrice del Circolo dei Lettori di Torino.
Anche quest’anno le autrici e gli autori candidati hanno presentato al Salone i rispettivi libri in gara, ciascuno in un incontro individuale, tra venerdì 20 e domenica 22 maggio. Gli appuntamenti della nona edizione sono iniziati a Roma il 19 maggio presso Casa delle Letterature dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, che collabora alla realizzazione del premio.
Amélie Nothomb e Mikhail Shishkin hanno ottenuto 6 voti ciascuno su un totale di 25 espressi dalla giuria composta come di consueto da scrittori vincitori e finalisti del Premio Strega: Silvia Avallone, Andrea Bajani, Giuseppe Catozzella, Benedetta Cibrario, Antonella Cilento, Mario Fortunato, Paolo Di Paolo, Donatella Di Pietrantonio, Claudia Durastanti, Paolo Giordano, Helena Janeczek, Nicola Lagioia, Lia Levi, Wanda Marasco, Melania Mazzucco, Daniele Mencarelli, Marco Missiroli, Matteo Nucci, Romana Petri, Valeria Parrella, Sandra Petrignani, Antonio Scurati, Elena Stancanelli, Domenico Starnone e Nadia Terranova.
Hanno concorso a ottenere il riconoscimento cinque romanzi recentemente tradotti in Italia, provenienti da aree linguistiche e culturali diverse, che hanno vinto nei Paesi in cui sono stati pubblicati un importante premio nazionale.
I cinque libri candidati al Premio Strega Europeo 2022 erano:
Elin Cullhed, Euforia (Mondadori), tradotto da Monica Corbetta
August Prize
Sara Mesa, Un amore (La Nuova Frontiera), tradotto da Elisa Tramontin
Premios de los libreros
Megan Nolan, Atti di sottomissione (NN Editore), tradotto da Tiziana Lo Porto
Sunday Times Young Writer of the Year Award
Amélie Nothomb, Primo sangue (Voland), tradotto da Federica Di Lella
Prix Renaudot
Mikhail Shishkin, Punto di fuga, (21lettere), tradotto da Emanuela Bonacorsi
Big Book Prize
Il Premio Strega Europeo, nato nel 2014 in occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea per diffondere la conoscenza delle voci più originali e profonde della narrativa contemporanea, è promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, dall’azienda Strega Alberti Benevento, dalla Casa delle letterature dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, in collaborazione con BPER Banca, Salone internazionale del Libro e Fondazione Circolo dei Lettori di Torino.
I vincitori delle scorse edizioni:
2021 Georgi Gospodinov, Cronorifugio (Voland), tradotto da Giuseppe Dell’Agata
2020 Judith Schalansky, Inventario di alcune cose perdute (nottetempo), tradotto da Flavia Pantanella
2019 David Diop, Fratelli d’anima (Neri Pozza), tradotto da Giovanni Bogliolo
2018 Fernando Aramburu, Patria (Guanda), tradotto da Bruno Arpaia
2017 Jenny Erpenbeck, Voci del verbo andare (Sellerio), tradotto da Ada Vigliani
2016 Annie Ernaux, Gli anni (L’orma), tradotto da Lorenzo Flabbi
2015 Katja Petrovskaja, Forse Esther (Adelphi), tradotto da Ada Vigliani
2014 Marcos Giralt Torrente, Il tempo della vita (Elliot), tradotto da Pierpaolo Marchetti
Foto di Paolo Properzi
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