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Non può rinnovare la carta d’identità del figlio perché immobilizzata dalla Sla: tribunale di Torino risolve il problema in 48 ore

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Non poteva firmare di persona in comune per il rinnovo della carta d’identità del figlio minorenne perché immobilizzata a letto dalla Sla, Sclerosi Laterale Amiotrofica, ma gli addetti comunali non hanno fatto un’eccezione neanche conoscendo la sua situazione. La donna, una mamma di 52 anni della cintura di Torino, è malata dal 2019 di questa malattia invalidante che in tre anni l’ha costretta a letto con la sola possibilità di muovere un puntatore oculare per esprimersi.

Neanche la via della procura notarile intrapresa dal marito della donna ha trovato soluzione al problema e allora l’uomo, rivoltosi agli avvocati Alessio Solinas e Valerio d’Atri è andato per vie giudiziarie interpellando il tribunale di Torino che sorprendentemente ha risposto in 48 ore nominando il marito amministratore di sostegno della donna.

In un’altra occasione il Tribunale di Torino si era mosso, contrariamente dai giudici di Asti e delle indagini preliminari, per permettere a un detenuto malato di Sla di poter accedere agli arresti domiciliari per poter ottenere le cure familiari dopo che la malattia l’aveva reso invalido.

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