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Eurovision: il consiglio comunale di Torino boccia mozione a tutela dei 600 volontari

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Il Consiglio Comunale di Torino boccia a maggioranza una mozione dove si chiedeva per i 600 Volontari dell’Eurovision Song Contest:

1) di prevedere l’impiego di volontari solo per attività accessorie e non strutturali all’Eurovision Song Contest stesso affiche’ questo non utilizzi tali volontari come personale non pagato di fatto
2) di stilare un codice etico che ne tutelasse la loro sicurezza e formazione e distinguesse in maniera chiara quali attività potessero svolgere e quali no
3) di prevedere una retribuzione per chiunque presti la propria attività lavorativa durante l’evento

Dispiace constatare che proprio mentre si celebra il Primo Maggio non vengano riconosciuti i diritti minimi a coloro che prestano la propria attività in un settore, quello della musica e dello spettacolo dal vivo, che vede complessivamente ben un meno 30 per cento sull’occupazione con tutte le piccole realtà musicali che soffrono molto in questo periodo di ripartenza, molto difficile e complicata, e che rischiano, dopo la chiusura di almeno un attività su due, di chiudere tutte definitivamente nel tempo se non vi saranno tutele, supporti, bandi, ristori, sgravi, risarcimenti, nuove norme e leggi attese da anni e riconoscimenti professionali.

Il Coordinamento StaGe! invita quindi la multinazionale dell’intrattenimento Eurovision Song Contest a pensare a un rimborso per il lavoro che i 600 volontari effettueranno a favore del successo anche economico della manifestazione.

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