Cittadini
Ahmadreza Djalali, ricercatore novarese sarà giustiziato in Iran
Secondo fonti proprie dell’agenzia di stampa Isna entro il 21 maggio Ahmadreza Djalali, ricercatore irano-svedese, che ha lavorato tra il 2012 e il 2015 al Crimedim dell’Università del Piemonte Orientale, verrà giustiziato dopo la condanna a morte in Iran il 21 ottobre 2017. Nel maggio 2016 durante una visita accademica in Iran fa accusato di spionaggio con il Mossad sulla base di una lettera inviata alla moglie, la cui autenticità è dubbia.
Dopo la prima condanna fu rinchiuso in una cella del carcere di Teheran da cui sono uscite pochissime informazioni su di lui, anche perché non dispone di un avvocato. La comunità internazionale si è mobilitata per liberarlo e secondo Amnesty International “è stato costretto a fare “confessioni” davanti a una videocamera leggendo dichiarazioni pre-scritte dai suoi interrogatori. Ha detto che è stato sottoposto a pressioni intense con tortura e altri maltrattamenti, incluse minacce di morte”.
Il comune di Novara nel settembre 2019 ha conferito a Djalali la cittadinanza onoraria su richiesta dell’ordine dei medici.
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