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A Torino 83 bimbi di coppie dello stesso sesso, Lo Russo: “Vanno tutelati”

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“È necessario trovare soluzioni legislative che tutelino i diritti fondamentali dei minori nati e di quelli che nasceranno. Si tratta di un tema di equità e di diritti da tutelare per tutti i minori. Per questo intendiamo proseguire il nostro lavoro con un costante confronto i parlamentari”. Lo ha detto il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, al termine della video conferenza che si è tenuta questa mattina insieme con l’assessore Jacopo Rasatelli e ai parlamentari eletti in Piemonte sul tema delle trascrizioni anagrafiche dei figli di coppie omogenitoriali.

Un incontro “che si è svolto in un clima di cordialità e rispetto reciproco, hanno preso parte anche la Presidente del Consiglio comunale, Maria Grazia Grippo, e i capigruppo consiliari”, in cui è stato ricordato che “l’Amministrazione si è vista costretta ad interrompere le nuove iscrizioni dopo le sentenze della magistratura e le comunicazioni della Prefettura di Torino”.

“Resta tuttavia – ha sottolineato il sindaco Lo Russo – l’esigenza di dare tutela ai circa 83 i bambini e bambine che, dal 2018, sono stati riconosciuti da coppie dello stesso sesso, e ai piccoli che nasceranno da coppie ricorse all’estero a tecniche di procreazione medicalmente assistita. Esigenze simili sono presenti in molte parti d’Italia. La materia – ha proseguito – deve essere affrontata in modo omogeneo dal legislatore, e non può essere lasciata alla discrezionalità di sindaci, prefetti e tribunali. L’obiettivo deve essere la tutela del superiore interesse del minore a vedersi riconosciuta la stabilità delle relazioni affettive con i due genitori. A questo diritto deve corrispondere la responsabilità dei due genitori, fin dalla nascita, di mantenere, educare e istruire il bambino o la bambina”.

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