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Tav: in Francia completati i primi 10,5 km di tunnel base

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Questa mattina a Saint-Martin-la-Porte, in Val Maurienne, è terminato lo scavo dei primi 10,5 km del tunnel di base della Torino-Lione.

Intorno alle 11:00 gli operai hanno abbattuto l’ultima parete di roccia che congiunge i 9 km, scavati dalla fresa Federica, con il chilometro e mezzo realizzato con metodo tradizionale in uno dei punti più delicati della montagna tra Francia e Italia per la presenza di una lunga faglia carbonifera.

Si tratta del secondo cantiere dei lavori definitivi dell’opera che si conclude nel rispetto dei tempi e dei costi, dopo quello per la realizzazione del portale d’ingresso a Saint-Julien-Montdenis terminato nell’autunno 2021. Parallelamente sono iniziati i lavori, assegnati nel luglio dell’anno scorso, per completare il tratto francese del tunnel in cui passeranno i treni: ad oggi sono oltre 1.000 le persone impegnate nei 10 cantieri dell’opera attivi nei due Paesi.

Questo momento di passaggio coincide con la Giornata Mondiale della Sicurezza sul lavoro, che TELT ha scelto per presentare Mission-S (Missione Sicurezza), il programma che insieme alle imprese attive sui cantieri rafforza il presidio della sicurezza dei lavoratori della sezione transfrontaliera.

Nei prossimi anni i cantieri vedranno al lavoro oltre 4.000 persone ed è fondamentale impostare ora una rigorosa strategia della sicurezza che coinvolga tutti i livelli della catena produttiva. L’assunto di partenza è che la sicurezza può essere garantita al massimo solo se diventa una responsabilità condivisa, una dimensione in cui ognuno deve fare la propria parte per il bene di tutti.

L’asticella è alta: ridurre al minimo gli infortuni sul lavoro e azzerare gli incidenti gravi/mortali. Un obiettivo ambizioso ma raggiungibile. La storia insegna che negli ultimi duecento anni le condizioni di lavoro sono progressivamente migliorate, grazie alle innovazioni tecnologiche e sociali, alle scoperte della medicina e dell’igiene e alla consapevolezza dell’importanza della vita e della salute umana. Questo è successo anche per i lavoratori delle opere in sotterraneo per i quali l’evoluzione delle tecnologie durante il diciannovesimo e il ventesimo secolo è stata fondamentale. E i dati dicono che oggi il traguardo della mortalità zero è perseguibile.

Per raggiungere questa meta il promotore pubblico mette in campo, insieme alle imprese, tutti gli strumenti più all’avanguardia disponibili in termini di formazione, metodologie e tecnologie attingendo alle migliori esperienze del mondo in ogni settore.

“Oggi è per noi una giornata di grande soddisfazione – ha detto Virano – questo ultimo chilometro e mezzo di lavoro ci ha consentito di acquisire tutti gli elementi conoscitivi da mettere nei capitolati in modo che le imprese che devono scavare la galleria gemella a 50 metri di distanza non abbiano più la scoperta delle criticità ma sappiano già quello che si troveranno e che cosa dovranno fare”.

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