Cronaca
Mino Raiola, il re dei procuratori di calcio è grave ma sta ancora combattendo
Grande apprensione nel mondo del calcio per lo stato di salute di Mino Raiola, il re dei procuratori ha 54 anni ed è malato da tempo. In queste ore si era diffusa la voce della sua morte che al momento però non risulta essere confermata dalla famiglia e che, anzi, viene smentita da Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele.
Sono indignato dalle telefonate di pseudo giornalisti che speculano sulla vita di un uomo che sta combattendo.
Le prime preoccupanti notizie erano arrivate già lo scorso gennaio, quando Raiola era stato ricoverato e operato all’ospedale San Raffaele di Milano. Ma le notizie trapelate sullo stato di salute di Raiola erano stato celermente smentite poi dal suo entourage con un comunicato: «Mino Raiola è stato sottoposto a controlli medici ordinari con necessità di anestesia. Si tratta di controlli programmati, non c’è stato nessun intervento d’urgenza». Poi le condizioni di Mino Raiola si sono aggravate.
Il procuratore più controverso e potente nato Nocera Inferiore il 4 novembre 1967, poi trasferitosi con la famiglia in Olanda, spinto dalla passione per il calcio è diventato responsabile del settore giovanile dell’Haarlem, per poi ricoprire la carica di direttore sportivo del club olandese. Dopo aver fondato la sua società, ha iniziato a curare gli interessi dei calciatori: da Ibrahimovic a Donnarumma, a Balotelli e Pogba, passando per Verratti, de Ligt, de Vrij e Haaland. E potremmo continuare.
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