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Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore: niente acqua per i campi di riso, affitti brevi alle stelle
La ripartenza della ricerca sul nucleare per sviluppare tecnologie più sostenibili, che possano rappresentare una risposta alla sfida energetica e alla decarbonizzazione è il focus di apertura del prossimo numero del Rapporto Nord Ovest in edicola con Il Sole 24 Ore venerdì 22 aprile in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Importanti realtà industriali stanno già lavorando a nuove forme di energia: è partita qualche mese fa l’avventura industriale di Newcleo, azienda fondata da Stefano Buono che punta ad accelerare lo sviluppo di una nuova famiglia di reattori raffreddati a piombo e capaci di utilizzare, come combustibile, le scorie radioattive prodotte dalle centrali nucleari tradizionali; a Torino c’è il team che si occupa dell’ingegneria; in provincia di Bologna gli esperti che collaborano con l’Enea.
«Il nostro obiettivo – spiega al Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore il ceo Stefano Buono, che ha fondato la start up Newcleo con un capitale iniziale pari a 100 milioni – è costruire un prototipo di reattore da testare ed essere pronti tra sette anni per realizzare i primi due impianti in Inghilterra e in Francia».
La superconduttività, poi, avrà un ruolo di primo piano sia nella fusione nucleare, sia nella fissione. Lo testimoniano i vertici della ligure Asg Superconductors, che fa capo alla famiglia Malacalza, la quale sta investendo, a sua volta, nella piemontese Newcleo e nell’evoluzione delle tecnologie della fissione. Asg, peraltro, partecipa alla corsa per il nucleare “più pulito” e per la fusione, sia col filo superconduttore Mgb2, sia con i ciclotroni. Il filo superconduttore Mgb2 di Asg, già utilizzato per risonanza magnetica e trasmissione di energia – spiega ancora il Rapporto del Sole 24 Ore – si presta anche a utilizzi in magneti cavi e sistemi per accumulo, fusione e fissione di nuova generazione.
Tra le aziende in corsa sulle tecnologie nucleari – si legge ancora sull’inserto del Sole 24 Ore – c’è Ansaldo Nucleare. L’ad dell’azienda, Roberto Adinolfi, punta l’attenzione proprio sugli small modular reactor (Smr): «Si pensa possano essere particolarmente competitivi – afferma al Rapporto Nord Ovest – perché possono essere costruiti in officina, il che permette di controllare i tempi di realizzazione e di non creare extracosti, mentre recentemente un serio problema per le centrali nucleari è stato proprio il lievitare dei tempi e dei costi di costruzione. Gli Smr, invece, saranno reattori di tipo standard, prodotti in serie e collocati, così come sono, nelle aree prescelte».
Gli Srm sono relativamente piccoli perché l’intero sistema per produrre vapore nucleare (compresi pompe e generatori) è racchiuso in un contenitore a pressione che ha dimensioni (circa 6 metri di diametro per 15-20 d’altezza) comparabili a quello che, in un reattore di grande taglia, è in grado di contenere solo il nocciolo.
Economia del mare. Ci sono voluti 148 giorni, di cui 110 in bacino, per procedere prima con l’alleggerimento, poi la bonifica e infine il taglio e la demolizione vera e propria, delle navi Sentinel, Theodoros, e Mar Grande, il tutto accompagnato da un monitoraggio costante di rumori, polveri, acque ed eventuale dispersione di fibre di amianto: il Rapporto Nord Ovest si occupa del caso del cantiere San Giorgio del Porto, pioniere con l’operazione Costa Concordia, che ha appena concluso la realizzazione del primo progetto di green ship recycling realizzato in Italia secondo le normative europee, che prevedono la demolizione delle navi con procedure compatibili per l’ambiente, tutelando salute e sicurezza dei lavoratori e la gestione compatibile dei rifiuti recuperati.
«Abbiamo riciclato il 98% dei materiali con cui erano state costruite, quasi 2,5 mila tonnellate di ferro e acciaio, solo il 2% è stato avviato a smaltimento», spiega all’inserto del Sole 24 Ore l’ad Ferdinando Garrè. Il business tuttavia fatica a decollare. «Quando siamo partiti non pensavamo che l’Europa autorizzasse i cantieri turchi ad essere iscritti all’albo europeo – aggiunge Garrè – questo ha stroncato un po’ il mercato, sia per questioni di costi del personale, che di gestione della filiera dei rifiuti, completamente diversa in Turchia».
San Giorgio del Porto è l’unico cantiere italiano iscritto all’elenco europeo dei demolitori, nato per contrastare il fenomeno delle navi smantellate senza alcuna regola in India, Pakistan e Bangladesh.
Blocco della produzione. La siccità rende difficile l’avvio della stagione irrigatoria nelle coltivazioni di riso del Vercellese e Novarese. Secondo i dati forniti dall’Associazione Irrigazione Ovest Sesia la disponibilità di acqua, che viene derivata dai fiumi Dora Baltea, Elvo, Cervo e Po, è del 70% inferiore rispetto alla media degli altri anni. Per ovviare alla scarsità di acqua, i coltivatori di riso stanno seminando in asciutta a file interrate, il che consente di ritardare di 30/40 giorni l’irrigazione. Si stima che tra il 50 e il 60% dei coltivatori del Vercellese abbia optato per questa modalità nella speranza che i mesi di aprile e maggio portino precipitazioni.
Nel frattempo, le imprese edili si trovano di fronte a un momento particolarmente delicato: accanto a ferro e calcestruzzo anche il bitume è cresciuto del 75%. L’impennata dei costi dei materiali per le costruzioni e la difficoltà nel reperimento della manodopera specializzata in fuga verso la Svizzera, sono le due sfide principali che il mondo dell’edilizia si trova a fronteggiare nel Verbano Cusio Ossola.
Rino Porini, presidente di Ance, costituita nell’ambito dell’Unione industriale del Verbano Cusio Ossola affida al Rapporto Nord Ovest il suo grido di allarme: “Ferro e calcestruzzo sono aumentati del 60%, i ponteggi sono irreperibili e raddoppiati di prezzo. Cantieri a rischio stop”.
Economia circolare: futuro green per l’acciaio di Cogne. Il Rapporto Nord Ovest di venerdì 23 aprile dedica ampio spazio anche al progetto ambizioso di Cogne Acciai Speciali che ha inserito nel piano investimenti 2022/2024 per il settore ambiente e sicurezza ben 4,2 milioni di euro destinati ad un nuovo impianto di trattamento acque e ricircolo, sul treno di laminazione. Una volta in funzione – il cronoprogramma prevede la messa in servizio entro il febbraio 2023 – questo impianto permetterà un recupero del 95% delle acque utilizzate e conseguentemente una pari riduzione dello sfruttamento della risorsa idrica destinata alla lavorazione dell’azienda siderurgica. L’acqua necessaria alle lavorazioni nel treno di laminazione delle acciaierie di Cogne ammonta attualmente a 6 milioni di mc all’anno.
Cultura, affitti brevi alle stelle: con Eurovision Torino fa il pieno di turisti. Nonostante si tratti di una kermesse televisiva, sono attesi migliaia di arrivi in città, come dimostrano le prenotazioni sul noto sito Airbnb, con i prezzi degli affitti brevi che sono saliti alle stelle, tanto da spingere qualche residente a “rinunciare” per qualche giorno al proprio appartamento e metterlo a disposizione di turisti e addetti ai lavori, rivela il Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore.
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