Cittadini
Il sindaco di Nichelino riconosce simbolicamente la figlia di una coppia omogenitoriale
Una provocazione che vuole anche smuovere la politica nazionale a trovare una soluzione per le coppie omogenitoriali che non vedono riconosciuta la genitorialità sui figli, dopo lo stop della prefettura al comune di Torino alle trascrizioni dei figli delle famiglie arcobaleno.
Questa è la storia di due donne, che diventate coppie di fatto nel 2021, hanno avuto una bambina con inseminazione artificiale, ma che non possono darle entrambi i cognomi. Loro sono Tabata Jessica Occhipinti, 32 anni e Noemi Traca’, 28 anni, di Nichelino. Stamattina il sindaco Giampiero Tolardo ha voluto permettere simbolicamente la trascrizione del doppio cognome per la loro figlia Diletta, nata il 2 aprile scorso. All’atto erano presenti anche la consigliera delegata alle Politiche di parità della Città metropolitana Valentina Cera e dell’assessore comunale alle Pari opportunità Alessandro Azzolina.
La decisione, seppur simbolica, ha suscitato non poche polemiche. “Il sindaco di Nichelino sta commettendo consapevolmente un atto illegittimo tanto più dopo la sospensione da parte di Torino. Si e’ innescata una brutta gara di provocazioni ideologiche a danno della delicatezza del tema che vede protagonisti i bambini. Il ministro anche tramite il prefetto intervenga perché non si assista ad ulteriori anni di farsa nei confronti di tutti ” commenta in una nota il deputato torinese di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.
Foto di Franco56~commonswiki
CC BY-SA
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