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Il Premier Draghi oggi a Torino per firmare il patto che porta al Piemonte e Torino 3 miliardi di euro dal Pnrr

Vincenzo Spinello

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Nella giornata di oggi, martedì 5 aprile, il Presidente del Consiglio Mario Draghi, arriverà a Torino per firmare un “patto” che porterà nelle casse del comune e del Piemonte, circa 3 miliardi di euro provenienti dal Pnrr, che andranno spesi entro il 2026.
Tra questi fondi, è previsto un “patto salva-Torino”, soldi che saranno destinati a coprire il buco causato dall’indebitamento record della città. Il patto sarà firmato a Palazzo Civico dal sindaco Lo Russo e il Premier.
Torino quindi potrà disporre già dei primi 79 milioni di euro che il governo si è impegnato a garantire al comune per i prossimi 20 anni.

Altri 1,2 miliardi serviranno per le infrastrutture e mobilità sostenibile, dove più della metà destinati alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica. 202,9 milioni serviranno per sostenere gli interventi di coesione e inclusione sociale. A Torino pertanto saranno destinati 43,7 milioni per realizzare interventi di riqualificazione edilizia e ambientale alle Vallette, in Borgo San Paolo e nell’area di Porta Palazzo. Di questi 13,7 milioni saranno utilizzati per interventi negli alloggi popolari di piazza della Repubblica, nel mercato di Porta Palazzo e nella scuola di via Mameli. Sarà rifatta la pavimentazione di Borgo Dora e curati gli spazi pubblici di Valdocco. Altri 14,9 milioni per ristrutturare le case popolari di corso Racconigi 25, le scuole di via Bardonecchia 34 e al mercato di quartiere. 15 milioni andranno per rifare gli alloggi popolari in viale dei Mughetti alle Vallette, la manutenzione strade, e la demolizione e ricostruzione del palazzo delle Poste in piazza Montale.

Altri 30 milioni saranno poi investiti nei comuni dell’area metropolitana di Torino ad alta tensione abitativa. Un capitolo di finanziamento aggiuntivo legato a un bando del Viminale da 130 milioni servirà per rendere più sicure e sotenibili le aree periferiche delle città metropolitane-

Sul fronte sanità, messa a dura prova dal covid che ne ha messo in evidenza tutte le lacune, Il Piemonte disporrà di 524,7 milioni che serviranno per creare 82 case di comunità, 17 a Torino e di 27 ospedali di Comunità e di 43 centrali operative per coordinare i servizi domiciliari.
E poi arriveranno altri 268 milioni per la scuola e l’educazione della prima infanzia, 128,5 dei quali saranno destinati alla costruzione di asili nido e altri 43,1 per le scuole innovative.

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