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A Mirafiori Nord nuovo impianto Iren di accumulo calore, solare termico e fotovoltaico
È stato inaugurato oggi il nuovo impianto di accumulo del calore e solare termico di Mirafiori Nord, sito nell’area di corso Salvemini angolo via Guido Reni precedentemente occupata dalla vecchia centrale termoelettrica.
All’evento sono intervenuti il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Presidente Iren Renato Boero, l’Amministratore Delegato Iren Gianni Vittorio Armani e l’Amministratore Delegato di Iren Energia Giuseppe Bergesio.
Il nuovo impianto, oltre a collegare tre dorsali della rete di teleriscaldamento di Torino alimenta una significativa area del quartiere Mirafiori Nord. La struttura è stata realizzata in cinque anni (compresa la demolizione della vecchia centrale) grazie ad un investimento complessivo di 46 milioni di euro, 10 per l’impianto e 36 per la rete.
Il sito è composto da diversi sistemi integrati:
• un sistema di accumulo di calore composto da tre serbatoi per un volume complessivo di circa 2500 m3. Nell’ambito di un sistema di teleriscaldamento, gli accumulatori di calore consentono di immagazzinare il calore prodotto in cogenerazione, quando la richiesta è bassa, e rilasciare il calore al picco termico del mattino o quando la richiesta di calore è alta. In questo modo si riducono le emissioni complessive, raggiungendo i massimi di livelli di efficienza energetica;
• una stazione di pompaggio composta da tre elettropompe che entrano in servizio durante la fase di erogazione di calore da parte dei serbatoi di accumulo. L’energia termica fornita alla rete di teleriscaldamento è acqua surriscaldata a 120 °C;
• un sistema solare termico con una potenza nominale pari a 411 kW, interconnesso al sistema del teleriscaldamento del quartiere di Mirafiori Nord tramite uno scambiatore di calore. Il sistema è installato a terra su un’area disponibile di 1400 m2. I pannelli solari sono in grado di scaldare l’acqua a 115 °C, innalzando così la temperatura della rete di teleriscaldamento da 70 °C a 105 °C e fornendo calore alle abitazioni;
• un impianto fotovoltaico installato sulla copertura dell’edificio con potenza nominale pari a 45 kWp. L’impianto è del tipo «grid connected», ovvero connesso alla rete elettrica di distribuzione in media tensione che alimenta le utenze e gli ausiliari dell’impianto. L’energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile viene principalmente utilizzata nell’impianto e nel caso di eccedenza, viene immessa nella rete elettrica di media tensione.
Il sito, grazie all’integrazione dei sistemi di accumulo con i sistemi di produzione da fonti rinnovabili, rappresenta un esempio di piena sostenibilità ed evita ogni anno emissioni in atmosfera di circa 8.000 tonnellate di CO2.
La realizzazione del nuovo impianto di Mirafiori Nord rientra nell’importante progetto di sviluppo del teleriscaldamento destinato ai territori in cui opera il Gruppo ed inserito nel Piano Industriale Iren al 2030, per un totale di 835 milioni di euro di investimenti. Di questi, 610 milioni sono destinati all’area metropolitana di Torino.
A sostegno del progetto in questi giorni Iren e Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB) hanno concordato un finanziamento del valore di 80 milioni di euro che servirà a supportare lo sviluppo della rete di teleriscaldamento nell’area metropolitana di Torino.
L’investimento è finalizzato a saturare ed estendere il teleriscaldamento con l’allacciamento di nuove utenze, a migliorare l’efficienza operativa e la flessibilità della rete di Torino, tramite la completa integrazione degli asset gestiti nell’area metropolitana e ad aumentare la resilienza dell’infrastruttura rinnovando le parti più datate.
È inoltre incluso lo sviluppo di nuovi impianti di accumulo termico attraverso i quali si potrà massimizzare lo sfruttamento del calore prodotto in cogenerazione, riducendo, di conseguenza, le emissioni di CO2, migliorando la qualità dell’aria nell’area metropolitana di Torino e incrementando il risparmio di energia primaria utilizzata.
Questi interventi consentiranno di incrementare le volumetrie teleriscaldate nell’area metropolitana torinese (oggi circa 71,35 milioni di m3) di circa 13 milioni di m3 e sviluppare 156 km di nuova rete (oggi circa 700 km).
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