Cittadini
Caro energia e materie prime mettono a rischio la stabilità delle imprese cooperative
L’incremento dei costi di energia e materie prime danneggia pesantemente le imprese cooperative. Legacoop Piemonte esprime la propria preoccupazione di fronte ai rincari che si stanno registrando e che vanno a pesare anche sulle imprese cooperative aderenti.
“Già da inizio anno abbiamo lanciato un monito di attenzione sullo scenario di aumento dei prezzi delle forniture che con la guerra in Ucraina sta ulteriormente peggiorando e sta avendo ripercussioni su tutti i settori della cooperazione” spiega Renzo Brussolo, responsabile di alcuni importanti settori del comparto produzione e servizi di Legacoop Piemonte.
“Le prime a dare l’allarme sono state le imprese energivore e gasivore, ora i prezzi del carburante alle stelle mettono a rischio anche il mondo dell’autotrasporto che ha annunciato di essere pronto a incrociare le braccia nelle prossime settimane. Per non parlare di quegli ambiti di attività che sono stati a lungo fermi per via del Covid e dei ripetuti lockdown e il cui mercato ancora non si era ripreso e devono ora gestire i maggior costi a fronte di guadagni per nulla accresciuti” aggiunge Brussolo ricordando come anche nel settore delle costruzioni “la spinta data dai vari bonus rischia di essere annullata dai pesanti aumenti delle materie prime, creando difficoltà soprattutto alle imprese che rispettano gli obblighi sulla sicurezza dei lavoratori”.
Un meccanismo che si riflette anche sugli appalti, spiega Brussolo: “Multiservizi, igiene ambientale, ristorazione e agroalimentare per fare solo alcuni esempi sono settori che rischiano di lavorare in perdita su appalti o forniture già ottenuti su cui non è possibile adeguare i prezzi”. “In queste condizioni l’aumento dei consumi sta pesando unicamente sui soggetti che erogano le attività, mentre permane la sensazione di azioni speculative che richiedono una risposta rapida e forte delle Istituzioni, per evitare che la situazione possa degenerare in iniziative individuali e spontanee o in allarmismi immotivati dei consumatori. Se così non sarà verrà messa in discussione la tenuta stessa delle imprese esistenti”, conclude Brussolo.
Anche Barbara Daniele, responsabile di LegacoopSociali Piemonte, osserva come “dopo due anni complicati per via della pandemia ora le cooperative che gestiscono i servizi di assistenza e quelli residenziali si trovano a fare il conto con un ulteriore elemento di difficoltà. Ricordo che da dieci anni le tariffe non vengono aggiornate, ma i rincari ci sono”.
Il presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio precisa che “rispetto alla generale situazione di preoccupazione e crisi siamo soddisfatti che qualcosa si stia muovendo a livello nazionale grazie ai tavoli aperti tra i diversi comparti e i Ministeri competenti. La scorsa settimana Alleanza delle Cooperative Italiane è stata udita in una seduta congiunta delle commissioni Attività produttive e Ambiente alla Camera ed è stata l’occasione per chiedere misure urgenti di contenimento dei costi e di sostegno e compensazione per le imprese colpite dai rincari. Ma anche per proporre strategie nuove, come investire sulle energie green e autoprodotte, per evitare futuri scenari peggiori. Anche a livello regionale avvieremo una interlocuzione per chiedere, per quanto di competenza, un impegno per attenuare questa crisi. Il prezzo dell’energia e delle materie prime rappresenta un fattore essenziale per la crescita e per gli equilibri economici ancor di più in una fase in cui non si può vanificare l’opportunità offerta dalle risorse a disposizione del Pnrr”.
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