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Ambiente

Scoperta una falda acquifera nel sottosuolo di Villafranca d’Asti

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Si è concluso il sondaggio idrogeologico in località Sabbioni di regione Crocetta e si è avuta conferma dell’ipotesi che vi è acqua nel sottosuolo di Villafranca d’Asti.

“L’acquifero è stato trovato intorno ai cento metri di profondità – spiega Vincenzo Gerbi, presidente dell’ATO5 (Autorità d’Ambito Astigiano Monferrato) – Le prime impressioni sono estremamente positive: si tratta di uno strato significativo, la cui dotazione di acqua potrà essere precisata con le prove di pompaggio eseguite attraverso il pozzo pilota: ci sono i fondi per progettarlo e costruirlo. Procediamo con gradualità: per ora attendiamo la relazione degli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino con i risultati dello studio sui campioni prelevati dal terreno”.

I lavori di trivellazione e carotaggio sono durati una ventina di giorni, affidati alla Somiter di Saluzzo dall’Acquedotto della Piana, proprietario dei terreni (15.600 metri quadri complessivi) di località Sabbioni e gestore dell’Area B dell’ATO5 che comprende, oltre a Villafranca, altri 17 comuni.

Attraverso il foro di dieci centimetri prodotto dalla trivella è stato innestato nel sottosuolo un tubo, largo una sessantina di millimetri, da cui sono fuoriusciti circa sei litri di acqua al secondo. “Le prove di pompaggio – indica Gerbi – indicheranno l’esatta portata della falda. Quello che adesso possiamo dire con certezza è che le conclusioni del sondaggio confermano la validità degli studi condotti in questi anni per cercare l’acqua in nuovi siti: non abbiamo sprecato tempo e soldi ma, anzi, cominciamo a raccogliere i primi risultati positivi”.

“La conferma della presenza della falda, nonostante la prolungata siccità, è un dato ambientale di per sé già molto significativo – afferma Anna Macchia, sindaco di Villafranca –. E’ una bella notizia che arriva alla vigilia della Giornata mondiale dell’acqua attesa per martedì 22 marzo. Il Comune partecipa con interesse al progetto di ricerca in località Sabbioni, finalizzato da un lato a servire in futuro le abitazioni di San Grato e dall’altro ad alleggerire la pressione sul campo pozzi di Cantarana”.

Nell’ottobre scorso l’Amministrazione Comunale aveva organizzato, con il Gestore del Servizio Idrico Integrato, Acquedotto della Piana spa, e l’Autorità d’Ambito n. 5 Astigiano Monferrato, un’assemblea pubblica in Sala Bordone per annunciare l’avvio del sondaggio e precisare gli obiettivi del progetto, già definito negli anni scorsi ma poi congelato dall’epidemia sanitaria.

Oltre a eseguire le prove di portata della falda, l’attivazione del pozzo pilota consentirà tra l’altro di definire la qualità dell’acqua. Quest’ultima, per essere erogata alle case di San Grato (intervento che porterà a dismettere il pozzo di località Pieve), avrà bisogno del collegamento tra il punto di captazione e la rete comunale: lavori che avranno bisogno di essere finanziati e progettati. Per ora si guarda all’oggi e si attende la relazione dell’Università.

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