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“Torino Ferita” alla Biblioteca Nazionale inaugurata la mostra sul tragico attentato alla Saa del 1979

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Con l’inaugurazione alla Biblioteca Nazionale di Torino della mostra fotografica “Torino Ferita 11dicembre 1979” si conclude il percorso sulla memoria degli “Anni di piombo”, che l’associazione La Porta di Vetro ha intrapreso con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte – Comitato Resistenza e Costituzione l’11 dicembre 2019.

In quella giornata, a Palazzo Lascaris, un convegno ricordò, a quarant’anni esatti dall’avvenimento, uno dei più gravi episodi terroristici che subì Torino: l’assalto alla Scuola d’Amministrazione Aziendale (Saa) da parte del gruppo terroristico di Prima Linea. Fu un’azione cruenta che provocò il ferimento di dieci persone, cinque docenti e altrettanti studenti.

La data dell’inaugurazione della mostra, che si giova anche dell’apporto dell’associazione “Amici Biblioteca Universitaria Torino”, non è casuale: l’11 marzo è il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo voluto dal Parlamento europeo dopo i contemporanei attentati messi in atto dal radicalismo islamico a Madrid l’11 marzo del 2004 in cui morirono 193 persone e oltre duemila furono quelle ferite.

“Un impegno che portiamo avanti cercando di parlare alle nuove generazioni – ha spiegato il vicepresidente del Consiglio, Daniele Valle, durante i saluti – per raccontare a coloro che oggi studiano e lavorano e devono costruire il mondo che verrà, che ci fu un tempo in cui qui a Torino giovani come loro potevano venire minacciati con fucili e pistole, sequestrati, presi in ostaggio, portati in un corridoio e gambizzati, perché considerati ‘nemici di classe’ e ‘servi delle multinazionali’. Quei fatti rappresentano una ferita mai rimarginata per Torino”.

L’attentato alla Saa dell’11 dicembre 1979 è stato uno tra i tanti che ha contrassegnato quel drammatico periodo per il nostro Paese, periodo documentato dai tanti fotografi che lavoravano per i quotidiani cittadini. Le immagini, infatti, sono state recuperate dagli archivi sia del quotidiano La Stampa sia di quello della Gazzetta del Popolo acquisito dall’Archivio Storico della Città di Torino. La mostra, a cura di Tiziana Bonomo, riporta alla memoria attraverso trenta istantanee il clima – oppressivo e ossessivo per la sequenza ripetuta e l’intensità di attentati – in cui si viveva a Torino.

Quattro le sezioni in cui si articola la mostra: l’Assedio, che descrive le fasi della “militarizzazione”, soprattutto durante i processi alle Brigate rosse, in cui si ritrovò catapultata la città: gli Attentati, dominati da escalation che dalle minacce verbali alle auto bruciate, dalle aggressioni e ai sequestri di persone, portarono alle cosiddette “gambizzazioni” e agli omicidi; il Dolore affinché la memoria ci restituisca il sacrificio per aver conservato il senso della convivenza civile e con essa il valore della resistenza alla violenza e per concludere con l’Attacco alla Scuola di Amministrazione Aziendale in cui furono ferite gravemente dieci persone.

Le immagini in esposizione sono accompagnate dai testi di Michele Ruggiero, autore del libro “Pronto qui Prima Linea”, da quelli di Paolo Turin, all’epoca docente alla Saa, che ha vissuto la brutale esecuzione dai terroristi, dalla curatrice Tiziana Bonomo e dai dettagliati ricordi degli allievi del primo anno tenuti ostaggio durante l’esecuzione.

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