Economia
Peste suina, per Agrinsieme bisogna accelerare ristori e la riapertura impianti
Peste suina (Psa) e influenza aviaria sono stati i temi su cui Agrinsieme è intervenuta nelle commissioni Agricoltura di Senato e Camera. Il Coordinamento, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, condivide la scelta del Mipaaf di nominare un Commissario straordinario per contrastare la diffusione della Psa, ma a tale figura si dovrà garantire libertà decisionale e una disponibilità finanziaria adeguate al compito.
È inoltre fondamentale – evidenzia Agrinsieme — accelerare sulla distribuzione del fondo da 50 milioni di euro previsto dal decreto Sostegni ter, di cui 15 milioni andranno agli interventi di biosicurezza. I restanti 35 milioni sono destinati al sostegno della filiera suinicola. Il Coordinamento ritiene che tali risorse debbano essere assegnate a partire dagli allevamenti più vicini alle zone infette.
Il Coordinamento chiede anche la modifica di alcuni interventi per la biosicurezza negli allevamenti che si trovano nelle aree interessate. In particolare, occorre ridimensionare l’ambito di azione del provvedimento sanitario alle sole aziende rientranti in un raggio ridotto rispetto a quanto previsto dalle attuali disposizioni. L’obbligo di installazione delle recinzioni, infatti, attualmente è esteso indiscriminatamente a tutti gli allevatori delle regioni confinanti con l’area infetta.
È inoltre necessario procedere, ad avviso di Agrinsieme, sia all’abbattimento mirato dei cinghiali nelle aree interessate e in quelle “buffer” (rientranti in un raggio di 10 chilometri), sia all’abbattimento dei suini domestici presenti nelle zone focolaio, con la previsione di opportuni ristori.
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