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Incontro Stellantis, Fismic: “Impegno concreto del Governo per sostegno alla transizione”

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Stellantis rassicura sul futuro dei siti italiani, che rimarranno al centro delle strategie di sviluppo, anche se preoccupa la crisi dei microchip. Questo è il dato principale emerso oggi, durante l’incontro svolto al Mise, con la presenza al Tavolo del Governo, della Dirigenza Stellantis e delle OO.SS.

Stellantis ha nuovamente presentato il piano di sviluppo Dare Forward 2030, pianificando il progetto in tre fasi: investimenti, strategie di software e partnership strategiche per ecosistema innovativo. I lanci dei nuovi modelli, sostiene l’Azienda, entro il 2030 saranno almeno 20, aggiungendosi ai 10 del 2021.

Il Tavolo ha sottolineato il problema della scarsità di microchip, che produrrà fasi di fermate delle produzioni e, su questo tema, noi auspichiamo che si possa rendere la misura dello Sure strutturale per sostegno alle transizioni, come anche sostenuto dal ministro Orlando.

L’Italia, territorio fortemente in sofferenza a causa dell’assenza di incentivi sul mercato, trova in Stellantis conferme sul piano produttivo.

Di Maulo (Fismic Confsal): “Oggi, all’incontro presso il Mise, abbiamo espresso un giudizio complessivamente positivo rispetto al piano “Dare Forward 2030” presentato da Stellantis, anche se rimane un aspetto sul quale soffermarci nel prossimo periodo, ovvero capire i reali effetti e la direzione, che auspichiamo sia positiva, dei risparmi, comunicati di 5 mld entro il 2024, derivati dalle sinergie.”

“Siamo soddisfatti della comunicazione della chiusura dell’accordo Gigafactory per Termoli e della produzione della Panda fino al 2026, che offre lavoro anche alla Meccanica Mirafiori, così come accogliamo positivamente la notizia della produzione del motore diesel euro 7 (MOD B 2.2) a Pratola Serra, che dona continuità produttiva anche per Verrone.”, continua Di Maulo.

“La parte più complicata del piano positivo per il futuro, è l’incertezza, molta, che deriva dalla guerra. L’Ucraina è un grande fornitore dell’industria automobilistica, nonché grande produttore di gas neon necessario per la costruzione di microprocessori. L’assenza di questo fornitore significa che la situazione si complica, non che si facilita. Per questo abbiamo richiesto al Governo l’apertura di un tavolo sia per il tema degli ammortizzatori sociali che della transizione energetica.”, prosegue Roberto Di Maulo

“La strutturalità alla SURE, come da iniziativa del Ministro Orlando, per sostenere le transizioni è assolutamente da sostenere e ha il nostro pieno appoggio. Occorre da parte del governo un’attenzione particolare sugli incentivi, che speriamo che non finiscano tutti a monopattini, ma che siano realmente più concreti per il settore Automotive e che vi sia un’attenzione sui tempi di erogazione degli stessi.”, conclude il segretario generale Fismic Confsal, Roberto Di Maulo

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