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Alessandria

Dove sono e in che condizioni gli impianti nucleari in Piemonte

Gabriele Farina

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L’invasione russa in Ucraina e l’attacco di questa nottte alla centrale nucleare di Zaporizhzhia hanno riportato l’attenzione sugli impienti nucleari presenti sul territorio europeo. Anche in Piemeonte esistono impianti del ciclo del nucleare. Vediamo dove si trovano.

Tre sono nel vercellese e si tratta della centrale elettronucleare E.Fermi a Trino, dei due depositi Eurex e Avgadro a Saluggia. Il quarto è l’azienda Fabbricazioni Nucleari S.p.A. di Bosco Marengo, in provincia di Alessandria. La centrale E.Fermi, il deposito Eurex e la FN di Bosco Marengo sono affidate in gestione alla Sogin, che è la società di Stato incaricata della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani, interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ed operante in base agli indirizzi strategici del Governo italiano. Il Deposito Avogadro è di proprietà della società Deposito AvogadroSrl.

Sul sito della Regione Piemonte si possono trovare le condizioni in cui sono i quattro impianti nucleari piemontesi.

La centrale elettronucleare E.Fermi situata nel comune di Trino (VC) è un impianto nucleare di tipo pressurizzato (PWR) ed è stato realizzato alla fine degli anni ’50; è entrata in esercizio nel 1964 per cessare l’attività nel 1987 durante la fase di ricarica del combustibile, a cavallo tra l’incidente di Chernobyl e l’esito del referendum. Il CIPE ne ha deliberato la chiusura nel luglio 1990.

Nel dicembre 2008 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha emanato il decreto di compatibilità ambientale relativo al progetto di disattivazione accelerata ed il rilascio incondizionato del sito dell’impianto nucleare di Trino Vercellese Dec/VIA 1733/2008 e con Decreto del 2 agosto 2012, il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato la Sogin all’esecuzione delle operazioni previste nel piano

La Sogin ha realizzato il geoportale RE.MO. (REte di Monitoraggio) nel quale sono raccolte e rese fruibili tutte le informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori di smantellamento e dei dati di monitoraggio ambientale.

l deposito Eurex dell’Enea , la cui licenza di esercizio oggi è in capo alla SOGIN, situato nel comune di Saluggia, è stato realizzato alla fine degli anni ’60 e destinato al riprocessamento di elementi di combustibile esauriti provenienti da reattori di ricerca e da reattori tipo CANDU. Tali attività, svolte dal 1975 al 1984, sono state poi sospese per essere sostituite da operazioni di mantenimento dell’impianto in condizioni di sicurezza, di manutenzione dei sistemi rilevanti e di gestione dei rifiuti radioattivi prodotti. Nel sito, in cui sono presenti rifiuti radioattivi allo stato solido e circa 230 mc di rifiuti radioattivi allo stato liquido, nel corso degli ultimi anni sono stati realizzati numerosi impianti e infrastrutture, propedeutiche alla disattivazione finale e che concorrono inoltre ad aumentare il livello di sicurezza:

– un nuovo parco serbatoi (NPS) nel quale è stata trasferita la frazione di rifiuti liquidi radioattivi a più alta attività;

– un nuovo sistema di approvvigionamento idrico con pescaggio dalla falda superficiale (NSAI) e conseguente chiusura dei pozzi profondi

– una nuova cabina elettrica (NCE)

– un nuovo deposito temporaneo (D2) per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi solidi, già presenti sul sito

IL 19 settembre 2008 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha emanato il decreto di compatibilità ambientale DEC/VIA 915/2008 del progetto dell’ impianto destinato al trattamento mediante cementazione dei rifiuti liquidi radioattivi ed annesso deposito temporaneo di manufatti di III categoria (progetto CEMEX) e con decreto ministeriale del 23 dicembre 2010 il Ministero dello Sviluppo economico ne ha autorizzato la realizzazione .

Il deposito Avogadro della società Deposito Avogadro srl è situato nel comune di Saluggia ed è stato realizzato alla fine degli anni ’70 all’interno della struttura che ospitava un piccolo reattore di ricerca del tipo a piscina costruito alla fine degli anni ’50. E’ stato utilizzato successivamente dall’Enel come deposito temporaneo per il combustibile irraggiato ed esaurito in attesa di avviarlo all’estero per il riprocessamento e di dargli poi collocazione definitiva in un sistema di confinamento unico a livello nazionale.

Il combustibile irraggiato stoccato nella piscina è stato parzialmente trasferito a la Hague (Francia) nel corso di 6 trasporti effettuati negli anni 2011 –2013. Per completare lo svuotamento della piscina restano da trasferire in Francia gli elementi del combustibile di tipo BWR – MOX provenienti dalla centrale del Garigliano.

L’impianto Fabbricazioni Nucleari del Comune di Bosco Marengo (AL), destinato alla fabbricazione del combustibile per centrali elettronucleari, è stato realizzato agli inizi degli anni ’70 e ha fornito le cariche per gli impianti italiani e anche per il Superphenix di Creys-Malville. Ha cessato l’attività nucleare per la quale era stato realizzato, ed è stata presentata istanza per la disattivazione nel 1996 poi aggiornata nel 2003.

Con Decreto del 27 novembre 2008, il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato la disattivazione dell’impianto ai sensi dell’articolo 55 del Decreto legislativo 230/1995.

Foto di Giovanni Cereda – Centrale Galileo Ferraris – vista globale, CC BY-SA 4.0.

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